Gian Piero Gasperini e le precisazioni un po’ sdegnate a Sky Sport: “Il rendimento non c’entra con le dichiarazioni alla vigilia di Empoli sul mancato rinnovo, sono stupidate. Tant’è vero che vincemmo segnando cinque gol lì e quattro alla Juventus nella trasferta dopo”. L’allenatore dell’Atalanta e i drammi da non fare, pur tra i distinguo e soprattutto l’ammissione delle ammissioni: “Non c’è niente di compromesso, se vinciamo quattro delle ultime sette partite l’obiettivo viene raggiunto. Certo, in attacco s’è inceppato qualcosa. Non sapevo che durante la mia gestione tre gare senza segnare fossero senza precedenti”.

La corsa alla qualificazione Champions, certamente, con la Lazio è stata frenata dalla terza sconfitta interne nelle ultime sette allacciate di scarpe con soli quattro pari per far risultato e il successo che in campionato latita al Gewiss Stadium da 105 giorni, il 3-2 prenatalizio agli azzurri di Toscana. “Questo è un dato innegabile. Più che preoccupato, sono dispiaciuto. Se non segni, contro una squadra forte che si sa difendere, non valorizzi quanto costruisci – ha spiegato il tecnico nerazzurro dalla pancia dello stadio di Bergamo -. Eppure abbiamo giocato quasi sempre in area: molte azioni finiscono per non essere ritenute pericolose solo perché non c’è una conclusione nitida o la parata del portiere, al netto di quell’istinto di mano di Mandas su Retegui. Abbiamo provato spesso l’uno contro uno. A concludere, poi, sono stati anche Zappacosta e Kolasinac che sono andati vicino al bersaglio. La realizzazione non riguarda solo le punte”.

“Non è che la Lazio ci abbia tirato molto, si sono viste ripartenze al massimo nel finale quando eravamo sbilanciati alla ricerca del pari. Magari l’ultimo passaggio finisce a un avversario e non a un compagno – prosegue Gasperini -. Qualcosa s’è inceppato nella qualità corale delle conclusioni e nell’ultimo passaggio, che è un po’ il biglietto della visita della squadra. E sulla sostituzione c’è stato un errore di comunicazione, avevamo detto ‘Ede’ per Ederson e qualcuno ha capito ‘Ade’ ovvero Ademola. Ma ormai Lookman era fuori dal campo e non c’è stata la possibilità di rimediare”.

“Queste tre sconfitte consecutive pesano, è diventato tutto più difficile ma senza compromettere niente. Anche se sono difficili da pensare visto il momento, con quattro vittorie siamo qualificati in Champions. Col Bologna serve trovare la fiducia giusta. In avanti non siamo più concreti e fatichiamo a fare reparto – l’analisi gasperiniana dei mali attuali della Dea -. La panchina è fondamentale, tutte le squadre con le cinque sostituzioni fanno cambi in attacco. La Lazio, infatti, ha segnato con un cambio: le punte sono più sollecitate degli altri reparti, faticano a tenere i ritmi tutta la partita”.

Gasperini a DAZN

“La prestazione di oggi è stata di ottimo livello. Siamo stati superiori nel gioco, sui giudizi come sempre c’è il condizionamento del risultato finale. Siamo stati intensi, con spirito e voglia.

Ci manca la lucidità sotto porta.  Come a Firenze, subire gol alla prima vera occasione avversaria è un peso troppo grande. È un momento complicato, ma continuando a giocare così presto torneremo a raccogliere punti. 

L’entusiasmo non è mai mancato, siamo ancora terzi e in piena lotta per la Champions, un obiettivo che definisce la nostra vera dimensione. C’eravamo illusi troppo quando eravamo vicini alla zona scudetto, ma la realtà è questa. 

La domanda sul mio rinnovo del contratto adesso è fuori luogo. La priorità è ritrovare risultati coerenti con le prestazioni. Ogni altro discorso passa in secondo piano”.

Marco Carnesecchi, professione portiere
 

“Il momento è un po’ così, ma fisicamente stiamo bene e quando le cose torneranno ad andare bene saremo più contenti. Dobbiamo migliorare l’approccio. Bisogna tenersi stretto questo periodo. Siamo fiduciosi.

La qualificazione in Champions non è facile per quello che passa. Non ci si qualifica a gennaio e noi dobbiamo essere bravi a essere compatti intorno all’obiettivo, altrimenti si rischia di fare una bella frittata. Siamo fiduciosi e tranquilli: sappiamo che è un periodo difficile, ma se non ne usciamo noi, nessuno può tirarci fuori. Saremo ancora più felici nel gioire.

Il rendimento in casa non è una maledizione, c’entriamo noi direttamente. Le avversarie, quando in trasferta ci andiamo noi, cercano di far pesare il fattore campo, noi invece meno. Dobbiamo essere bravi noi a ritrovare questo aspetto, mettendo in soggezione gli altri e facendo capire che giocare qui è difficile. La Lazio l’ha sudata facendo una grandissima partita, soprattutto sotto l’aspetto difensivo. Noi siamo pronti a creare molto e loro ci hanno limitato.

Christos Mandas è un prospetto fantastico, quando hai due portieri forti il mister sceglie chi è più in forma, ma lui ha fatto una partita incredibile e ne sono contento”.