Lisbona
– “Lo Sporting è favorito, lo è fin dai sorteggi. Un test come la Juve anche se in Europa League non c’è la possibilità di recuperare perché è un mini campionato di sei partite. Ma stavolta c’è Scamacca: se è qui, vuol dire che può giocare anche titolare”. Da Gian Piero Gasperini, alla vigilia di gara 2 del Group Stage D, il senso della sfida e la minaccia incombente dell’ex infortunato da 4 partite saltate: “Ha superato i suoi problemi fisici e noi siamo qui per provare a sovvertire il pronostico”, rimarca il tecnico dell’Atalanta. In vena di similitudini: “Amorim gioca col 3-4-3 più o meno come noi, un tempo non era così frequente come modo di stare in campo. Invece anche il rakow alla prima giornata si schierava così”.
Mentre lo staff medico-tecnico sfoglia la margherita sull’unico centravanti in rosa, c’è una partita nella partita, quella di entrambe con la storia che parla di 5 precedenti in 2 tranches. I portoghesi, nell’autunno del 1963, quando sulle maglie nerazzurre si stagliava la coccarda della Coppa Italia, unico trofeo in bacheca in 116 anni, tennero a battesimo i bergamaschi in Europa. Tre partite (2-0 a Bergamo e doppio 3-1 biancoverde; 4 settembre, 9 e 14 ottobre) con eliminazione in Coppa delle Coppe, compreso lo spareggio di Barcellona, vendicate da 2-0 e 1-1 nella stessa competizione quasi un quarto di secolo più tardi, 2 e 15 marzo ’88, la data dell’ultima al “José Alvalade”.
“Incontriamo una squadra organizzata e rapida, che mi piace molto. Sono sfide che difficilmente finiscono in pareggio. L’urna dell’Uefa ha detto che lo Sporting è favorito, speriamo di sovvertire il pronostico”. Il filo della memoria, anche con la Champions, lo riannoda Marten de Roon: “Ci sono le sfide del passato e c’è il quarto di finale al ‘Da Luz’, sempre a Lisbona, il 12 agosto del 2020. La storia è appassionante, il ricordo di quel giorno col PSG è ancora emozionante, ma non siamo più la stessa squadra: bisogna giocare per vincere e arrivare primi, qui e oggi”.
I 907 tifosi dalla Bergamasca sono un valore aggiunto: “Giochiamo in un teatro molto prestigioso con cinquantamila persone, spero di poter offrire insieme allo Sporting una partita apprezzata dal pubblico. Questo sarebbe già un grande traguardo”, parola di Gasperini. Il senso della presenza all’Alvalade lo chiarisce il vicecapitano (quando la fascia è di Toloi): “Preferisco giocare ogni tre giorni che stare a guardare per una settimana intera. La stanchezza, ce lo dice anche il mister, per chi scende sempre in campo come me non esiste”.
Atalanta (3-4-2-1): 1 Musso; 2 Toloi, 19 Djimsiti, 23 Kolasinac; 77 Zappacosta, 15 De Roon, 13 Ederson, 22 Ruggeri; 7 Koopmeiners, 11 Lookman; 17 De Ketelaere. (29 Carnesecchi, 31 Rossi, 6 Palomino, 42 Scalvini, 3 Holm, 20 Bakker, 21 Zortea, 33 Hateboer, 25 Adopo, 8 Pasalic, 59 Miranchuk, 9 Muriel, 90 Scamacca). All.: Gasperini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibile: Touré. N.B.: dalla lista dei convocati è rimasto fuori Nadir Zortea perché nelle competizioni Uefa la panchina è al massimo di 12 componenti.
Sporting Lisbona (3-4-3): 1 Adan; 26 Diomande, 13 Luis Neto, 25 Goncalo Inacio; 21 Catamo, 42 Hjulmand, 23 Braganca, 2 Matheus Reis; 17 Trincao, 9 Gyokeres, 20 Paulinho. (12 Israel, 41 Callai, 43 Muniz, 72 Edoardo Quaresma, 11 Nuno Santos, 22 Fresneda, 47 Esgaio, 5 Morita, 14 Dario Essugo, 8 Pedro Goncalves, 10 Edwards, 91 Rodrigo Ribeiro). All.: Amorim.
Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Coates, St. Juste.