Zingonia

– “Gomez prima o poi entrerà nelle rotazioni, ma abbiamo una stagione davanti, mica una condensata in un mese e mezze con 13 partite come alla fine del 2019-2020. Ilicic? Se è pronto, gioca”. Gian Piero Gasperini alla vigilia dell’ostacolo blucerchiato parla anche di turnover e di big: “La Sampdoria è un avversario tosto, di valore, il 2-0 a luglio fu molto duro, con tanti falli e anche troppe proteste. Come tutte le squadre s’è rinforzata. Ma è ovvio avere un retropensiero all’Ajax: se vinciamo martedì prendiamo già un vantaggio importante nel girone”.

GASPERINI TRA CAMPIONATO E COPPA. “L’impegno più oneroso è doversi riorganizzare in così poco tempo, ma il nostro è il destino comune a chi deve competere su due fronti. Una prova di resistenza e di capacità di adattamento: i giocatori devono sapersi rigenerare – spiega il tecnico dell’Atalanta -. Siamo nel vivo sia del campionato che della Champions League: vincere con l’Ajax ci darebbe una posizione di vantaggio importante, anche se non definitiva. Ormai andiamo verso novembre: sugli esterni bisogna accelerare per forza con gli inserimenti dei nuovi, Hateboer e Gosens giocano sempre anche nelle rispettive Nazionali. In attacco invece ci sono già più alternative.

GASPERINI E L’ATTACCO. “L’anno scorso per tre mesi non c’era stato Zapata, poi a fine campionato Ilicic. Muriel aveva trovato la sua dimensione da cambio a partita in corso perché fa gol decisivi. Stavolta siamo partiti senza Josip all’inizio, Miranchuk fuori un mese e l’addizione di Lammers, comunque usando la base che già c’era. Sam è più pronto di Aleksey, ha anche fatto due gol e sotto l’aspetto atletico stava bene fino a due giorni fa: ha avuto problemi di stomaco in Danimarca, è da verificare. Miranchuk non è un centravanti, più una seconda punta, il suo ruolo è in definizione: ha fatto un bel gol col Midtjylland ma per ora può entrare a partita in corso. Malinovskyi non sta benissimo, ma è a disposizione”.

GASPERINI, LA DIFESA E IL NAPOLI. “Dispiace per l’infortunio di Caldara che ci ha tolto qualcosa in termini di valori e numeri, ho meno scelta. Sutalo non è nel gruppo della Champions, ma in campionato può esserci molto utile. Perdere male capita, ma la sconfitta di Napoli su così tante partite giocate non può preoccupare più di tanto a lungo termine. Gli errori si correggono dopo averne presa coscienza, poi si deve andare avanti. Proporsi sempre con la stessa concentrazione e condizione è l’aspetto più impegnativo di chi deve giocare le competizioni europee”.

GASPERINI E QUAGLIARELLA. “Quagliarella è un grande. 37 anni, mi faceva già gol nel Torino contro la mia Primavera della Juventus. Un bell’esempio di professionalità e longevità. L’esperienza è importante se ancora viaggi: se hai una bella condizione fisica e mentale, allora gli anni accumulati possono incidere sulle partite”.

GASPERINI E IL SUO SCUDIERO. De Roon forse viene elogiato poco: il mio modo di farlo è farlo giocare il più frequentemente possibile. Gomez? Qualche volta entrerà anche lui nelle rotazioni, ma personalmente è sempre meglio che giochi. Non è che abbiamo 13 partite in un mese e mezzo come la fine della scorsa stagione: ce n’è una intera davanti”.
Simone Fornoni