Zingonia
– “Il calcio non è statico, il tridente non è scontato. Anzi, dobbiamo recuperare al meglio Zapata e Muriel, più Pasalic, perché devono essere in grado di dare un apporto importante”. Gian Piero Gasperini, alla vigilia dell’anticipo della ventunesima giornata in casa del Sassuolo, non conferma il ritorno a Lookman-Hojlund-Boga dopo la parentesi di Coppa Italia “dove l’Inter ha fatto qualcosa in più, anche solo a livello di cinismo, nel trasformare le occasioni create”: “L’ho detto e lo ripeto, non possiamo sempre sopportare il tridente per ragioni di tenuta e solidità difensiva”, la premessa del tecnico dell’Atalanta.
“Il 5-2 in casa del Milan è stato eclatante, anche se il Sassuolo ha una classifica piuttosto bassa a dispetto di prestazioni di assoluto livello. Anche all’andata contro di noi nonostante la sconfitta aveva dimostrato gioco di squadra e qualità individuali notevoli. Se ne fai 5 anche a una squadra in difficoltà significa che hai valori importanti”, la presentazione della sfida dell’uomo in panchina. Sugli obiettivi mancati della finestra estiva che domani giocheranno contro e sui “sostituti”, Gasperini è netto: “Pinamonti e Berardi? Sono situazioni di mercato estive, erano e sono profili molto buoni al di là delle voci su di noi: ci sono giocatori su cui si cerca di arrivare, l’Atalanta ne ha trattato qualcuno. Ma su Lookman c’era già la certezza di Congerton che lo conosceva bene. Hojlund invece è venuto fuori all’ultimo momento, tra scout e trattativa: una cosa molto rapida”.
L’allenatore nerazzurro fa il punto sull’infermeria: “Zappacosta può rientrare la prossima settimana, Palomino ha una settimana di ritardo rispetto a lui ma è anche in anticipo rispetto al programma”. Sul mercato di riparazione, che ha visto l’approdo nelle file nemiche del freschissimo ex di turno, qualcosa da ridire: “E’ stato un non mercato. Sono usciti solo Malinovskyi, venduto al Marsiglia, la società è contenta, e poi un prodotto del settore giovanile come Zortea in prestito, e questo mi piace meno. E’ rimasto tutto uguale, non c’è niente nel presente e niente nel futuro”.
Circa il rimpianto per il carniere vuoto anche quest’anno, l’interessato ha da obiettare: “L’Atalanta in questi anni ha polverizzato tutti i suoi record precedenti. La Coppa Italia, l’unico trofeo in bacheca nel ’63, è l’unico obiettivo che avrebbe potuto essere centrato due volte negli ultimi anni. Ma questa squadra non è che avesse trenta scudetti nel palmarès. Questa squadra, la mia squadra, ha fatto molto di più del resto della sua storia. In campionato io vedo un Napoli superiore a quello di Maradona”.