“Le prime tre partite su quattro sono fuori casa con Lazio (posticipata all’infrasettimanale prima della pausa per le nazionali, NdR), Torino e Napoli, ma mi preoccupa di più che ci stiamo preparando in pochi”
. Gian Piero Gasperini è più spaventato dalle operazioni di mercato a rilento e dai rientri dei 10 nazionali dell’Atalanta che non dalle sfide subito in salita riservate dal sorteggione elettronico di mercoledì a pranzo: “Siamo in ritardo, di organico e di tempi. Si comincia tra pochissime settimane. Va bene che si comincia il 26, a Torino: il tempo stringe comunque”, ha osservato il tecnico dai canali ufficiali nerazzurri.
A Zingonia, al netto dei positivi al tampone Gollini, Palomino e Zapata, si continua a lavorare in tredici da lunedì 31 agosto. E il Gasp non la manda a dire: “Il calendario può riservare sulla carta periodi più o meno duri, ma adesso il problema è farsi trovare pronti per quando si dovrà giocare con continuità sui due fronti – ragiona -. Dopo la sosta per le Nazionali comincerà anche la Champions League: sembra distante, in realtà non sono che poche settimane. E bisognerà essere pronti, dovremo aver fatto le cose giuste nei tempi giusti, perché di tempo poi non ce ne sarà più”.