Orgoglio per il lavoro svolto, rimpianti per un piazzamento finale, l’ottavo posto “che ci va stretto”.
Nelle parole di fine gara, e di fine anno, di Gian Piero Gasperini dopo la sconfitta casalinga contro l’Empoli ci sono l’orgoglio per il cammino compiuto e il rammarico per un fina,e sotto le aspettative.
“L’ottavo posto ci dispiace, viste le premesse del girone d’andata. Se devo trovare un motivo per la flessione nel ritorno, è che questa squadra sia stata costruita per far gol; spesso non ne abbiamo fatti. La difficoltà a realizzare ci ha penalizzati. Si fa presto a passare da vittorie anche larghe a una sconfitta. Troppe partite così. Questa partita contro l’Empoli in cui la palla non è entrata un po’ lo specchio di questa seconda parte di stagione in cui abbiamo raccolto veramente poco. I ragazzi comunque escono con la coscienza a posto di aver dato tutto e fatto il loro dovere. Sotto questo aspetto sono stati bravi, non c’è stata nessuna partita che non hanno giocato fino alla fine. Ci sono state tante situazioni difficili per loro ma sono stati bravi e li ringrazierò sempre
Ma anche le partite dall’esito negativo sono sempre state combattute: la gente l’ha capito e ci ha ringraziato, vedi striscione sulla maglia sudata. L’abbiamo sudata tutti – ha sottolineato Gasperini – Bergamo mi ha sempre manifestato affetto e sostegno, io sono riconoscente a tutti.”
Da domani si penserà alla prossima stagione.
Gasp è già pronto a ripartire.
“Un’Atalanta senza Europa apre ovviamente degli interrogativi: non ci sono state difficoltà di natura comportamentale, serve un’idea di ciò che dovremo essere per lavorarci su.
C’è un grandissimo rapporto con la società e la tifoseria. Ho detto che se la società avesse fatto scelte diverse l’avrei rispettate senza creare problemi, ma pare che mi abbia confermato. Adesso si tratta di sedersi per confrontare le visioni anche con le nuove figure nell’organigramma, compreso chi si occuperà di mercato.”
Fabrizio Carcano