Halil Umut Meler è nel centro del mirino. O meglio, la Video Assistant Replay come strumento per (non) giudicare se un caso da moviola sia una messinscena o abbia appigli normativi. Hien su Nilsson che gli era alle spalle, la sbracciata ovvero la collisione con la faccia del connazionale che gli era alle spalle, impossibilitato ad arrivare sulla palla dentro di Siquet allo scadere del recupero originario poi raddoppiato: “Un episodio che falsa la partita e ci mette nella condizione di vincere con più di un gol di scarto. Un regalo gratuito per il Bruges, ma serve più freschezza, alla fine non dovevamo nemmeno pressare così alti sul suo gioco, lanci del portiere sugli attaccanti”, l’esordio di Gian Piero Gasperini dalla pancia del Jan Breydelstadion dopo l’inopinato ko tra le proteste della sua Atalanta.
Anche Charles De Ketelaere, grande ex di turno, si lancia nel j’accuse contro il direttore di gara: “La decisione dell’arbitro fa molto male: non può decidere una partita così su un episodio del genere. Poi ha fatto anche l’arrogante”. “Il risultato è stato condizionato da un episodio che difficilmente in Europa si vede. Evidentemente il problema si sta trasferendo dall’Italia. Dà la dimensione di quello che è diventato il calcio oggi – l’atto d’accusa completo del tecnico -. Qualcosa totalmente al di fuori della concezione di addetti ai lavori e tifosi, in un calcio guidato da gente che ha stravolto le regole. Non esiste più alcuna certezza di regolamento, tra contatti dubbi e sceneggiate pazzesche per ottenere ammonizioni e rigori. Non è più lo sport di prima, è lo sport dei mezzucci. Un marasma dove ognuno cerca di ottenere il massimo dalla situazione del momento”.
“Il Bruges è una buona squadra, nonostante le cose che ho letto. Noi stiamo giocando in difficoltà da tantissime partite, cosa dobbiamo spremere più di così? Sono fuori Kolasinac e Lookman che speriamo di recuperare a breve, Scalvini e Scamacca ormai hanno finito la stagione. Finiamo le partite coi centrocampisti in attacco.
Questo calcio non è più lo stesso sport, è un altro. Un rigore così ti mette più in difficoltà ma ti motiva anche. Al ritorno dovremo esporci, sarà una partita molto difficile. Va detto che il Bruges ha giocato molto sul portiere.
Eravamo in difficoltà all’inizio, ma noi siamo una squadra che reagisce e poi ci sono anche gli avversari. Abbiamo avuto occasioni clamorose per segnare il gol del vantaggio nel secondo tempo, ma dal dover vincere abbiamo finito per perdere.
Posch è arrivato per necessità, a Verona è stato molto positivo e oggi nella prima parte era in difficoltà come tutto il resto della squadra. L’emergenza è relativa, abbiamo fuori Lookman e Kolasinac e speriamo di recuperare per il ritorno di Champions. Inutile lamentarsi per Scalvini e Scamacca che non ci sono mai stati. Per sabato contro il Cagliari dobbiamo fare la conta di come siamo messi e di quanti siamo. In attacco siamo contati” (Gian Piero Gasperini).
Charles De Ketelaere
“Sono tornato a casa e ringrazio tutti per l’amore e il calore del mio ex pubblico. Ma perdere all’ultimo minuto per un rigore inesistente non è giusto.
Troppo poco da parte nostra nel primo tempo. Nel secondo tempo meglio, abbiamo avuto un po’ di occasioni. La decisione dell’arbitro fa molto male: non può un arbitro decidere una partita così. Poi ha fatto anche l’arrogante. Se chiedi a cento persone se è rigore, nessuno dice che lo è.
La nostra prestazione è stata difficoltosa a metà perdendo palle facili e concedendo occasioni. Dobbiamo migliorare per poter rimontare a Bergamo. Nella ripresa ho avuto più palle pericolose, ma Mignolet mi ha preso l’occasione più favorevole.
Marten de Roon
Mario Pasalic
“Inutile parlare del rigore, bisogna pensare a noi per fare al meglio la partita di ritorno. Dobbiamo vincere passare il turno e tra una settimana abbiamo altri novanta minuti davanti al nostro pubblico. Il Bruges ha pressato senza darci riferimenti. Abbiamo sofferto all’inizio dei due tempi, poi ci siamo ripresi. Alla fine abbiamo pagato”.