“Non parto dalla cinquina della scorsa Epifania per affrontare il Parma”.
Gian Piero Gasperini, nella consueta conferenza stampa della vigilia al centro sportivo di Zingonia, invita a non sottovalutare il Parma, sottolineando le insidie di questo match.
“Non possiamo pensare in termini dei confronti con l’ultimo precedente, perché le gare possono prendere pieghe imprevedibili. Dobbiamo essere pronti a vincere anche col minimo scarto e non segnando cinque gol. Il risultato condiziona i giudizi, vedi Bologna, dove se avessimo vinto avremmo parlato d’altro. Abbiamo abituato tutti a vederci stare in alto.”
Atalanta che vuol sfruttare il momento positivo per risalire in classifica centrando la quarta vittoria casalinga consecutiva.
“Abbiamo voglia di continuare questa striscia in campionato, ma in campo bisogna concentrare le nostre caratteristiche migliori. La classifica è già abbastanza significativa, le big sono quasi tutte sul pezzo. Sarà una bella gara di resistenza, a eliminazione. Bisogna vedere chi avrà la costanza e la forza di stare in alto a lungo. La graduatoria è corta, sono tutte raggruppate anche là dietro: squadre staccate non ce ne sono. Vedo una serie A bella, aperta e imprevedibile. C’è tempo per rimediare per tutti”.
Non ci sarà turn over, verrà confermata la formazione che ha travolto 5-1 il Sassuolo domenica scorsa.
“Abbiamo molte armi da valutare, da un match all’altro non è che ci sia molto tempo. L’ultimo allenamento – ha spiegato Gasperini – serve per capire se ci sono acciacchi o meno, ma non ho molta voglia di variare: lo si può fare in partita, ci sono cinque sostituzioni. Il turnover ormai è in campo: se si cambia troppo si rischiano di creare false attese e problemi. Toloi ha fatto un buon allenamento anche ieri. C’è solo Pasalic fuori più Romero squalificato”.
Quindi un elogio ai centrocampisti.
Pessina è molto utile, non so se giocherà sempre in quel ruolo. Magari può arretrare in mediana, per dare un cambio mentre Pasalic recupera. Si tende sempre a esaltare i singoli, io devo considerare il collettivo. Freuler, De Roon, Hateboer e Gosens ci sono sempre. In attacco c’è la giornata di Zapata, Muriel, Ilicic e Pessina, la costante è il nocciolo duro. Non sono io a dover fare complimenti ai singoli, per Freuler parlano il minutaggio, l’impiego e le cose straordinarie in tutti questi anni. Lì nel reparto siamo un po’ tirati e bisogna stare attenti”, ha concluso Gasp.