Zingonia
– “Davanti i sicuri sono Retegui, che ha grandi qualità non solo nel gioco aereo che la squadra deve sfruttare al meglio, e De Ketelaere. Ma con Lookman che ha un allenamento insieme alla squadra nelle gambe negli ultimi 15 giorni e Zaniolo, finora una scommessa non vinta, sempre fuori, davanti siamo un po’ al palo”. Vigilia con qualche cruccio per Gian Piero Gasperini, che si accinge ad affrontare l’Inter senza troppi effettivi: “Abbiamo lavorato molto con tanto caldo che c’è ancora, è molto pesante. Dal 10 luglio, però, mai con continuità a livello di squadra, anche per i rientri scaglionati dagli Europei: con Godfrey, Sulemana e Zaniolo, per esempio, per problemi fisici. Poi ci sono i nuovi come Kossounou, difensore che non era nei programmi ma a giugno c’è stato il crociato di Scalvini ed eravamo già corti da tempo: il mercato ci ha lasciato una squadra con molti nuovi da conoscere strada facendo, quindi da riassemblare”.
Sul caso di agosto, poche e sarcastiche parole: “Koopmeiners ha raggiunto quello che voleva, a noi ha dato tanto come giocatore e a questo punto siamo tutti quanti felici. Tutti vissero felici e contenti: lui, la Juventus che l’ha preso e l’Atalanta che l’ha venduto”. La coperta dell’Atalanta, a conti fatti, è sempre e comunque corta: “Hien 99 su 100 non è utilizzabile perché ha avuto una forte influenza virale con le placche in gola e la febbre alta. Godfrey? Adesso vedremo. Cuadrado ha molta fame ed è sempre ostico per chi ci gioca contro, per venire qui s’è ridotto l’ingaggio e sulle corsie, con lui, Zappacosta, Ruggeri, Bakker, Bellanova e Palestra non abbiamo certo problemi”.
E l’altro ex ammutinato del mercato, attirato inizialmente dalle sirene del PSG? “Lookman è rientrato in gruppo ieri, ma è stato il primo giorno negli ultimi 15. Dopo l’ultimo allenamento del venerdì si vedrà”. C’è un tabù da sfatare: “Con l’Inter a San Siro non abbiamo mai vinto in questi anni. E’ una squadra molto forte, una partita che arriva molto preso dopo tante vicissitudini. C’è la massima attenzione contro i campioni d’Italia, che per rafforzarsi hanno preso tutti d’anticipo muovendosi già a giugno. Anche la Juventus ha fatto un mercato straordinario”.
Ci sono i sorteggi alle viste: “Potessi scegliere, in Champions vorrei misurarmi con squadre ancora non affrontate”. Ci sono i pretoriani del Gasp: “Non è solo questione di anni e di appartenenza, ma giocatori come De Roon e Pasalic possono trasmettere ai nuovi lo spirito, il coraggio, la volontà di affrontare tutti a testa alta”. E c’è un terminale da servire col piattino d’argento: “Retegui ha fatto gol straordinari che sono nel suo repertorio, è tutta roba sua. Stiamo cercando di conoscerlo bene, non solo gesti tecnici casuali. La squadra lavora per metterlo nelle condizioni di realizzare: non è solo il colpo di testa, ha una buona capacità di tiro dentro l’area”.