“Il calcio, anche se visto da casa in tv, in una situazione del genere è stato un deterrente, un modo per riportare il sorriso. Ora però gli stadi devono riaprire. Con la gente dentro”
. Netto e dritto al punto, Gian Piero Gasperini, nel ricevere a Zingonia dalle mani del presidente del settore tecnico federale Demetrio Albertini la seconda Panchina d’Oro di fila votata a suo favore sotto l’egida dell’Aiac: “Un riconoscimento prestigioso che condivido con l’ambiente e la squadra, votato da tutti i colleghi. Lo dedico a famiglia, moglie, figli e amici: al di fuori del calcio tutti noi conduciamo una vita comune, normale”, le sue parole nella video-intervista realizzata per l’occasione.
“Ripetersi era difficile, la scorsa stagione l’ho vissuta in due metà distinte – rimarca il tecnico dell’Atalanta -. C’è stato un prima del lockdown con l’entusiasmo del pubblico, fino alla partita col Valencia, e un dopo cogli stadi vuoti ma contrassegnato da altrettante partite belle e importanti, come quelle vinte contro Lazio e Napoli, decisive per la scalata al terzo posto“. L’obiettivo, dopo averlo fatto coi premi, è confermarsi sul campo: “Ci aspetta una volata di dieci partite più la finale di Coppa Italia. Poco più d’un mese e mezzo decisivo a determinare il valore di una stagione già straordinaria”.