“Se guardo la squadra, rispetto a giugno ci sono tredici giocatori in meno”
. Non sarà un alibi, l’osservazione fra le tante di Gian Piero Gasperini dopo l’inopinata sconfitta in rimonta dell’Atalanta sul campo del Torino, ma certo rivela una certa insofferenza tra assenze e giocatori venuti meno: “Su 21 di movimento, 13 sono tantissimi. Col Real e alla seconda di campionato passando per Lecce sono comunque soddisfatto delle prestazioni. Del risultato, stavolta, no”, il commento del tecnico nerazzurro dalla pancia dello Stadio Grande Torino.
“Non ci siamo smarriti, abbiamo creato tanto creando occasioni nettamente superiori pagando qualche errore, ma globalmente i numeri ci danno ragione. La squadra è stata bene in campo: il risultato è stato determinato da alcuni episodi in cui non abbiamo fatto bene e altri che non abbiamo tramutato in gol”, l’analisi per sommi capi della sfida. “Mi dispiace per i due pali e per il rigore sbagliato di Pasalic, mi dispiace aver preso un uno-due facile. Il calciomercato pesa? Su chi arriva o chi no ne so quanto voi: venerdì saprò commentarlo meglio, quando sarà chiuso”, rimarca Gasperini.
Il reparto avanzato, a parte il nuovo Retegui al terzo centro in due partite, è il cruccio dell’uomo in panchina: “In attacco rispetto a due mesi fa è rimasto solo De Ketelaere, che ha fatto bene mancando in fase di conclusione. A centrocampo, portando De Roon dietro, siamo giusti. Certo, mi preoccupa dover giocare la Champions in queste condizioni numeriche, ma possiamo contare sullo spirito di oggi, di Lecce e di Varsavia in Supercoppa Europea – la chiosa -. I giovani stanno comportandosi bene, Cassa s’è anche guadagnato il rigore. Per adesso dobbiamo per forza allungare la rosa con loro in assenza di alternative”.