Zingonia

“Se Vlahovic è cresciuto è perché ha avuto vicino una persona come Cesare Prandelli, cui mando un abbraccio: con quello che gli è successo, deve sapere che nel calcio lo stima tanta gente”. Alla vigilia della trasferta di Firenze della sua Atalanta, Gian Piero Gasperini trova lo spazio per un tributo all’avversario mancato, dimessosi due partite or sono: “Ma con Beppe Iachini l’anno scorso sono state belle sfide – rimarca il tecnico nerazzurro -. Ricordo che uscimmo dalla Coppa Italia proprio al ‘Franchi’ per poi batterli in campionato due settimane dopo. Anni fa correvamo per le stesse posizioni, poi i viola nell’ultima stagione e mezza o due hanno avuto un calo. Hanno tutto, a partite da una società solida e con progettualità, per tornare a crescere.

GASPERINI E LA FIORENTINA. “La Fiorentina è una buona squadra con giocatori di valore che non è riuscita a rispettare le aspettative. Come Udinese, Genoa e Bologna è in una zona di classifica cui sono superiore. Le abbiamo preso un po’ il posto, in un passato non troppo remoto con Prandelli erano in Champions”.

GASPERINI E LA VOLATA CHAMPIONS. “Per la qualificazione alla Champions è ancora abbastanza lunga. Sono tutte partite importanti, ma non decisive: manca un quarto di campionato. Ci sarà spazio e tempo per raggiungere gli obiettivi. Un campionato dalla classifica corta, bellissimo e appassionante. Ci sono dentro tutte, una sfida avvincente: ci dà stimoli e grande carica: La Fiorentina non è meno importante della partita successiva e di quella dopo con Juve e Roma: non si possono fare calcoli sui diffidati Romero e Freuler, magari in diffida ci sarà qualcun altro da domenica sera”.

GASPERINI, PESSINA, IL MODULO. “Abbiamo diverse soluzioni: dispiace aver perso un giocatore come Pessina, il rammarico più grande è per lui che deve stare fermo e superare il Covid. Purtroppo è stato coinvolto nel guaio in Nazionale: peccato, era in ottima condizione. Ma abbiamo alternative. Muriel ha avuto un inizio di settimana molto travagliato, ieri ha lavorato bene. Oggi c’è un ulteriore test per verificarne le condizioni. Il modulo? Abbiamo avuto gli esterni fuori per un certo periodo, ma in partita il 4-2-3-1 l’avevamo comunque fatto tante volte”.

GASPERINI E I ROMANZI: MERCATO E PAPU. “Mi rendo conto che in questo periodo bisogna parlare di mercato, ma nell’ambiente nessuno di noi ne parla: tutte chiacchiere esterne che non hanno nulla a che fare con la realtà. A volte sono veramente inventate: magari riguarda altre persone, discorsi tra procuratori e dirigenti che fanno castelli in aria. Come sul Papu sono un po’ romanzi, conta il campo, contano i 40 giorni di fuoco che ci aspettano. Per tutto il resto ci sarà tempo”.

GASPERINI E IL COLONNELLO. Malinovskyi ha sempre giocato molto, è sempre stato un titolare. Sta attraversando un periodo particolarmente felice e concreto: ha passato alcune vicissitudini, ha avuto il Covid e un problema di ernia addominale. Per noi è sempre stato importante”.

UN GASPERINI… REAL. “Il Real Madrid ha vinto bene col Liverpool. Ci rimane l’amaro in bocca per com’era andata a Bergamo, col rosso a Freuler e il gol preso all’ultimo. Ma quelle due partite ci hanno lasciato sensazioni positive. Abbiamo fatto una buona Champions, è stata una grossa esperienza. Non possiamo però paragonarci al City e al PSG per stabilire cosa manchi a noi per essere allo stesso livello. Una manifestazione del genere può darci l’idea di come migliorarci: sarebbe una follia poter pensare di essere come il Real Madrid”.

GASPERINI E LE CONCORRENTI. “La Juve rimane una squadra fortissima, per me è alla pari con l’Inter. Sono le due che secondo me hanno qualcosa in più. Anche il Napoli rimane in corsa con tutte le chance aperte: siamo in una fase importantissima, ma non ancora così decisiva”.