Zingonia

“Dispiace di non poter vincere il campionato, l’obiettivo quindi resta andare in Champions League e tutto il resto non conta. Negli anni l’Atalanta ha accumulato molti trionfi. Come trofeo, la Coppa Italia è il più avvicinabile, anche perché siamo andati due volte in finale. Domani andiamo per giocarcela”. Gian Piero Gasperini, alla vigilia del quarto di finale della Coccarda in casa del Milan, oltre gli orizzonti stagionali da pretattica sul filo dell’ironia prova a spiare l’infermeria dal buco della serratura: Kolasinac e De Ketelaere stanno meglio di come pensavamo. Penso siano recuperabili: se sono convocati, vuol dire che stanno bene. Lo vediamo domattina”.

Il tecnico nerazzurro, vagamente afono, trova la voce per difendere il gruppo e il suo momento. “Non potremo vincere lo scudetto, l’Europa League non lo so, difficile per una squadra italiana. Non ci tiriamo indietro in niente e sono comunque soddisfatto della squadra, della partita di Roma che era difficile e che mi ha dato una risposta di livello, delle precedenti e anche del sesto posto attuale anche se siamo un po’ attardati sul quarto”.

Il pari e patta dell’Olimpico ha lasciato qualche strascico: “Siamo stati l’unica squadra senza rigori a favore nel girone d’andata, ma non ne abbiamo di clamorosi da reclamare. Se si va a vedere, magari ne avremmo avuti una decina anche noi. Non siamo molto abili a fare tuffi in mezzo all’area: c’è una ricerca spasmodica del contatto per far credere all’arbitro che sia da rigore”.

Tratto di penna sui due atti conclusivi del 2019 con la Lazio e del 2021 con la Juventus. “Le due finali sono superate, non penso alle motivazioni di chi è reduce da quelle. Devo pensare alla partita col Milan. Il Milan sembra aver superato il suo momento di difficoltà. L’unico metro di paragone è la nostra vittoria del mese scorso in campionato”.

Sulla formazione, qualche puntino sulle i è inevitabile, visti gli acciacchi. “Le scelte si fanno sulla base del momento e delle condizioni di ognuno, oltre che dell’avversario. Le gerarchie cambiano continuamente, anche se Miranchuk e De Ketelaere in questo momento stanno facendo meglio di tutti in assenza di Lookman – ragiona il Gasp -. Scamacca ha sempre qualche acciacchino, Muriel ha numeri come il tacco che ci ha fatto vincere nello scontro diretto in campionato Chi sta meglio, gioca. Hien fisicamente e atleticamente sta bene. Ha bisogno di fare qualche spezzone come quello significativo di Roma e qualche allenamento in più. Non deve adattarsi per la posizione, sa già come si fa”.

Uno sguardo sull’avversario: “Non è solo Pulisic da temere, si potrebbero elencare una serie di giocatori di valori, non solo fra gli attaccanti. Ricordo un mese fa Tomori che non ci sarà e la pericolosità sulle palle inattive con Giroud che ci ha segnato su calcio d’angolo”. Infine, la querelle-portieri: “Per i portieri guardo partita per partita. Musso ha fatto bene quando ha giocato, anche meglio degli anni passati, Carnesecchi sta facendo bene dopo una serie di partite. Non c’è il portiere di campionato e quello di coppa”.