“Abbiamo forte in testa il traguardo del campionato: la qualificazione alla Champions League. E nonostante l’assenza del pubblico sia ancora più dolorosa per noi, vista la grande stagione che stiamo disputando, ai nostri tifosi, che sentiamo vicini, stiamo riuscendo a regalare un sorriso

. Firmato Gian Piero Gasperini, che alla vigilia della trasferta di Cagliari della sua Atalanta sembra annunciare qualche timido cambio della guardia: Gomez è l’emblema della squadra, sapendo giocare in più ruoli al massimo, e userò sempre gli stessi giocatori di sempre, anche se con qualche variante dall’inizio – assicura il mister -. Le prossime quattro partite si giocheranno tutte a distanza di tre giorni, è il momento decisivo a sole nove giornate dalla fine”.

Detto del rientro dalla squalifica di Ruslan Malinovskyi, c’è uno Josip Ilicic scalpitante per un posto da titolare in attacco: “Col Cagliari la partita è difficile, lo sappiamo. L’importante è che ci siamo tutti e godiamo di buona salute: ho possibilità di scegliere”, ribadisce l’allenatore nerazzurro. E qui forse il pensiero va all’inopinato 0-2 bergamasco all’andata, il 3 novembre, con lo sloveno cacciato al 39′ dopo un battibecco con Lykogiannis, autore della punizione del vantaggio con rimpallo da autogollonzo Pisacane-Pasalic e il bis di Oliva nella ripresa: “Non esiste squadra che non possa rientrare in classifica per perseguire i propri obiettivi, è lì il bello del campionato – ammonisce il Gasp -. Ogni partita presenta problematiche diverse, ma noi abbiamo un traguardo forte in testa: la qualificazione alla Champions”.

I nerazzurri arrivano da sette vittorie di fila, con un percorso netto dopo l’interruzione per il lockdown: “Quella di giovedì col Napoli è stata la più importante delle quattro consecutive dopo la ripresa – spiega Gasperini -. Le partite hanno tante facce e vanno sempre interpretate di volta in volta: non c’è pubblico, si gioca ogni tre giorni, un avversario non vale l’altro e presenta comunque insidie diverse”. Infine, sul rapporto con Bergamo e la società: “Insieme abbiamo ottenuti risultati mai raggiunti prima nella storia, ma nel calcio non si guarda mai indietro. L’ambizione è migliorarci e fare sempre meglio. Gomez è l’emblema di questa squadra: gioca in ruoli diversi, dov’è utile in quel momento, e li sa interpretare nel modo migliore”.
Simone Fornoni