Zingonia
– “L’Inter è la più qualitativa che si ricordi, Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro al di là della qualità in tutti i reparti, Lautaro ricorda Milito anche se gli manca la Champions League. Abbiamo poco da perdere: è anche l’unico campo inviolato da quando sono all’Atalanta…”. In poche frasi a effetto ma mirate, Gian Piero Gasperini introduce il recupero della ventunesima a San Siro. Con un’avvertenza, ove lo si stuzzichi sul presunto caso in avanti: “Il problema di Scamacca, un ragazzo positivo che lavora moltissimo, è considerarlo un grande campione. Oggi non è così, non è possibile. Ci sta provando, ci sta lavorando. Ma come ha fatto ottime gare, ne può fare meno bene”.
Un destro per il refrain “i giocatori non sono macchine”, che vale un po’ per tutti e in primis per Charles De Ketelaere, un altro dei bocciati domenica scorsa col Milan: “Uscito all’intervallo per scelta tecnica, come spiegazione basta. Non credo alla storia della pressione di San Siro che sentirebbe troppo, altrimenti non sarebbe stato determinante nel quarto di finale di Coppa Italia proprio contro la sua ex squadra – ragiona il mister atalantino -. Coi rossoneri è stata una partita in cui è mancata la qualità, se non nel difendersi e nel coprire gli spazi, ma non certamente la volontà. Non ho il termometro per dire se abbiamo recuperato e chi stia meglio di altri. Pasalic, Hien e forse Bakker possono giocare mercoledì sera”.
I dubbi di formazione riguardano le condizioni di Giorgio Scalvini e la composizione del reparto avanzato. Anche qui, il Gasp si muove tra certezze e avvertenze per l’uso: “Giorgio sta bene, la spalla è a posto. Lookman quando è entrato domenica ci ha dato una mano in un momento di difficoltà. Touré sta migliorando, ma in un periodo così serrato con tutte le sfide che contano non abbiamo tempo né modo di inserirlo né di fare esperimenti. Siamo in ventuno più i portieri, ci siamo comunque tutti”.
Ancora, sulle polemiche-Var per il rigoricchio strappato da Holm a Giroud: “Sul regolamento, anche sui rigori, mi sono già espresso: non mi piace sempre, anche se e quando applicato a favore. Non mi piacciono i contatti e le simulazioni, ma già da prima. Succede contro il Milan come ne succedono a decine da mesi. Domenica c’erano Irrati e Orsato a valutare: meglio di così… A me il regolamento non piace, ma devo prenderne atto. C’erano i migliori a giudicare”.
A proposito del pari soffertissimo di due sera fa, Gasperini è netto: “Il valore del punto col Milan è importantissimo, col Bologna a tiro e una partita da recuperare. Vale soprattutto perché la prestazione, nelle difficoltà, è da apprezzare. Ma è una partita che va cancellata perché non c’è più tempo per occuparsi dei fatti della partita precedente”.