Zingonia
– “Con la Fiorentina deve contare soltanto la sana rivalità in termini di obiettivi, visto che negli ultimi anni è sempre stata una sfida decisiva per andare in Europa. Speriamo che certi episodi non si ripetano”. A caricare l’Atalanta alla vigilia del match contro gli arcirivali viola ci pensa Gian Piero Gasperini, uno che non la manda a dire: “Non è che mi lamento, io faccio denunce: è totalmente diverso. E quello che è successo nelle tre partite della scorsa stagione è sotto gli occhi di tutti. Domani è un’altra partita: stavolta ci sono arbitri molto importanti sia in campo che al Var (Irrati e Di Bello, ndr)“, la premessa dell’allenatore nerazzurro.
GASPERINI: LA FIORENTINA PER L’EUROPA. Prontissimo al primo timbro sul passaporto: “L’ultima volta è andata male a noi, ma per il traguardo della qualificazione alle coppe durante la mia gestione è storicamente stato uno degli scontri diretti decisivi. A questo punto del campionato magari la Fiorentina pensava di aver qualche punto in più – prosegue il Gasp –. Rispetto a noi al momento è attardata, ma è una squadra che vale. Io comunque le competizioni Uefa preferisco giocarle, perché per la crescita e gli stimoli ti danno più di quanto ti tolgano in termini di energie fisiche”.
L’INFERMERIA DEL GASP. A Zingonia a non marcare mai visita è un’infermeria fin troppo capiente e altrettanto frequentata, tra defezioni e dubbi. “Djimsiti ha ricominciato a corricchiare ma se ne saprà di più tra 15-20 giorni, Zapata deve fare un esame per sapere se può ricominciare ad allenarsi, Zappacosta s’è stirato in amichevole giovedì, Demiral è dalla partita con la Roma che non si allenava e ieri l’ha fatto per la prima volta”, precisa l’uomo in panchina.
IL NODO NAZIONALI. 11 su 12 fra gli elementi da esportazione hanno risposto presente con le rappresentative di bandiera. “Stavolta dalla sosta per le Nazionali i giocatori sono tornati prima, Malinovskyi e Lookman lavorano da giovedì. L’interruzione del campionato genera sempre incertezze quando si riparte: siamo fortunati a non aver perso giocatori, anche Scalvini e Ruggeri hanno recuperato dagli acciacchi in Under 21. Giorgio è importante per la sua duttilità e per come sa proporsi trovandosi sempre almeno un’occasione per segnare tra i piedi – il Gasp-pensiero –. Maehle, Toloi e De Roon sono quelli che hanno giocato di più. Giocare significa pure allenarsi. Scalvini può giocare dietro e in mezzo, è molto duttile come Martin: ciò ci permette di proporre varianti. Giorgio ha ha la lucidità e la capacità tecnica di andare alla conclusione, anche se nasce difensore e ne ha conservato la mentalità”.
GASP E LA SVOLTA RISULTATISTA. Riguardo al gioco molto meno a trazione anteriore rispetto alle abitudini, il profeta di Grugliasco pare aver imparato la lezione: “Se non prendi gol la difesa ti rende invincibile, ma per vincere devi saper attaccare. E’ così da sempre. Quando non prendo gol sono molto sereno: tre in sette partite sono già una cifra significativa. Una base su cui abbiamo costruito i nostri risultati: ora cercheremo di migliorare le capacità realizzative. In casa, vedi pari con la Cremonese, serve una maggiore prolificità. Lookman ed Ederson sono giocatori con la capacità di attaccare per trenta-quaranta metri. Boga deve giocarsi meglio le occasioni che avrà. Il livello tecnico è da alzare e migliorare indipendentemente dai risultati. Bisogna sbagliare meno passaggi, sviluppare meglio il nostro gioco. Essere primi non è casuale: il Napoli e l’Udinese nel sentire comune hanno molta più credibilità di noi, anche se siamo primi”.
GASP E IL MONDO. C’è un nastro da tagliare, domenica sera: “Raggiungo a 299 panchine Mondonico, un sinonimo di Atalanta. Ricordo la sua passione da tifoso all’inizio della mia avventura qui: un grande e significativo traguardo”.
GASP E I TEST MATCH. “Con la Pro Patria giovedì è stata una partita di allenamento, hanno giocato tutti più o meno un tempo. E’ stata valida per anche sotto l’aspetto tattico: il 4-2-3-1 è un modulo che adottiamo saltuariamente in campionato, ma non è una scelta che abbia un valore particolare”.
GASP E IL QATAR. “Adesso ci sono otto partite consecutive, tutte d’un fiato, senza pause: conta più di tutto la continuità del lavoro. Tutte le concorrenti le affronteranno come se il campionato finisse alla quindicesima, prima dei Mondiali– la chiosa gasperiniana –. Durante la pausa per i Mondiali faremo diverse amichevoli, ci stiamo già organizzando. Cinque o sei dei nostri andranno in Qatar: fino al 20 novembre forse potremmo essere al completo. Io sono più per cinque giorni di lavoro su sette. Novembre e dicembre per noi sono storicamente il periodo migliore. Solitamente è un periodo in cui i giocatori raggiungono la condizione ideale”.
Simone Fornoni