“Il fallo di mano di Bastos? Era un muro a pallavolo. Se mi ha fatto incavolare? Sì, era l’unico caso certo che fosse fallo di mano. Ma non ce l’ho con la Lazio, non è che se non ci hanno dato il rigore è colpa della Lazio. Il Papu? Non ho mandato io via Gomez. Gli sarò sempre grato per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni”

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Tra battute e risate, intervenendo in diretta al programma Deejay Football club sulle frequenze di em>Radio Deejay, Gian Piero Gasperini ha fatto il punto della situazione della sua Atalanta e sul suo futuro.
Togliendosi di fatto dal mercato.
“Se non mi cacciano resto a Bergamo. Un quinquennale alla Juventus? No, troppo lungo. Pirlo?
Io penso che la società nei confronti dell’ex giocatore e della persona abbia una fiducia smisurata. Magari hanno l’idea che possa diventare un grande allenatore. Il fatto di conoscere aiuta, ma l’allenatore è tutto un altro mestiere, ti devi formare. Lo puoi fare in tanti modi, magari partendo dalla Juventus”
, ha spiegato il 63enne tecnico nerazzurro.
Ritornando poi alla recente eliminazione negli ottavi di finale di Champions contro il Real Madrid. “L’obiettivo era restare in partita almeno nel primo tempo e poi rischiare un po’ di più, sapevamo che era comunque difficile ma ci stavamo riuscendo bene. Dire che l’Atalanta – ha rimarcato Gasperini – fosse favorita era un po’ troppo. Il Real Madrid delle ultime partite lasciava un po’ a desiderare, ma poi – ha ricordato – quando sono arrivati i momenti decisivi è cambiato tutto”.
Fabrizio Carcano