“Siamo in un ottimo momento, ogni partita ormai è a suo modo decisiva. A 15 giornate dalla fine gli scontri diretti hanno una doppia valenza anche se non possono decidere nulla. Siamo in una fase importante soprattutto in Champions”.
Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa al centro sportivo di Zingonia alla vigilia del match casalingo contro la Roma.
E avverte: “La Roma è la concorrente più diretta per il quarto posto, quindi è una sfida molto attesa. Ultimamente ha avuto problemi, ma il valore globale della squadra rimane. L’attacco giallorosso è da squadra di valore e completa, oltre a Dzeko sono almeno in sette. Negli anni scorsi è stata a lungo al secondo e al terzo posto, due anni fa era in semifinale di Champions League ed è sempre attrezzata per l’Europa”.
Gasp non vuole cali di attenzione e non vuol recriminare sui punti persi nelle ultime sfide casalinghe contro Spal e Genoa.
“Siamo motivati e faremo parlare il campo: è una buona opportunità per riprendere il cammino in casa, dove ultimamente facciamo fatica, vedi Spal e Genoa. Non guardiamo alla classifica, anzi ce la dimentichiamo: bisogna vedere pregi e difetti degli avversari concentrandoci su noi stessi. A Torino e Firenze abbiamo vinto e convinto. Inutile rimuginare sulle occasioni perse, il campionato sarà una lotta fino alla fine per ogni obiettivo. Non credo nelle soluzioni in anticipo”.
Contro i giallorossi non ci sarà nessun turn over. Giocheranno i migliori.
“Chiunque giochi gioca da tempo, basta vedere presenze e minutaggi. Non so cosa si intenda per turnover: si chiama così quando ne riposano due, tre o quattro? Il Verona ha giocato con Milan, Lazio e Juventus in sei giorni. Tre impegni settimanali non sono un problema a livello fisico.”
Inevitabile un pensiero alla Champions.
“Il quarto di finale di coppa sarebbe un gran risultato e ci pensiamo eccome. Però la via maestra per restare in Europa è sempre il campionato”.
Chiusura sui tanti ex attesi domani in maglia giallorossa.
“Noi abbiamo giocatori dappertutto, anche la Roma è piena di nostri ex. Non c’è Cristante, ci sono Mancini, Spinazzola, Ibañez, Zappacosta che non era mio, Perotti che ho avuto al Genoa… Tutti quelli che se ne sono andati ci hanno comunque dato tanto e si segnalano per comportamento”.
S.F.