Crotone – Atalanta 1-3 (0-3) CROTONE (3-4-3):
Cordaz 5; Ceccherini 5, Dussenne 5, Ferrari 6; Sampirisi 5,5 (13′ st Rohden 5,5), Capezzi 6, Crisetig 6 (23′ st Simy 6,5), Martella 6; Falcinelli 6, Trotta 5,5 (1′ st Tonev 6), Palladino 6. A disp.: Festa, Cojocaru, Claiton, Nalini, Stoian, Barberis, Salzano, Cuomo. All.: Nicola 5.
ATALANTA (3-5-2): Berisha 6; Masiello 7, Toloi 6, Zukanovic 6; Konko 6 (38′ st Conti sv), Kurtic 7, Kessie 5,5, Freuler 6,5, Dramé 6; Gomez 7 (20′ st Raimondi 6), Petagna 7,5 (43′ st Pinilla sv). A disp.: Bassi, Sportiello, Stendardo, Gagliardini, D’Alessandro, Migliaccio, Paloschi, Cabezas, Grassi. All.: Gasperini 7.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6 (Ranghetti-Tegoni, IV Posado; add. Calvarese e Di Martino).
RETI: 2′ pt Petagna (A), 40′ pt Kurtic (A), 46′ pt Gomez (A), 41′ st Simy (C).
Note: ammoniti Masiello, Tonev, Ceccherini e Capezzi per gioco scorretto. Espulso Kessie al 16′ st per gioco violento. Corner 6-3, recupero 1′ e 5′.
Pescara – Il rosso a Kessie? Un incidente di percorso. Grave, sì, ma ci sono comunque buoni motivi per sorridere. 3-5-2 confermato benché rivisto con l’interno destro avanzato talvolta ad ala e funzionante nonostante tutto, Petagna lanciato titolare e a segno, il battesimo del fuoco per Kurtic e Gomez. Tutti ingredienti bastevoli all’Atalanta per mettersi alle spalle la zona rossa centrando una rotonda vittoria all’”Adriatico” di Pescara sull’impalpabile e straultimo Crotone, e al tecnico Gian Piero Gasperini per conservare la panca almeno fino alla prossima crisi.
Nel clou del posticipo del lunedì della sesta giornata, il primo tempo condotto per una volta con intelligenza e ordine e la novità dell’ex milanista, già in gol all’esordio con la Lazio e preferito in attacco a Paloschi e Pinilla. Non servono che 45 secondi al carrarmato triestino per porgere un vassoio d’argento dall’out destro per il taglio di Kurtic, sprecato addosso a Cordaz dallo sloveno, infilando poi in tunnel su Ceccherini il vantaggio al 2′ spaccato sul lancio di Masiello dopo aver eluso la chiusura di Dussenne. I pitagorici si affidano spesso alle corsie, ben presidiate dai nerazzurri, vedi apertura di Ferrari all’8′ per Martella, anticipato da Berisha. L’undici di Nicola sembra non saperne che fare di quel bizzarro attrezzo di cuoio di forma sferica e a quello del Gasp non resta che gestire le operazioni tentando di tanto in tanto il colpo gobbo del raddoppio: al quarto d’ora Gomez prova a crossare per Kurtic (all’attivo una botta alta all’11’ e mille rincorse), chiuso dalla difesa, e sei giri di lancetta più tardi allunga per Petagna, però in fuorigioco. Il tiro alto di Crisetig al 21′ non spaventa anima viva e nel silenzio irreale del “Cornacchia” il confronto si fa abbastanza noioso. Alla mezzora il Papu trova un bello scambio con Freuler ma scaraventa sul fondo. Dal 33′ succede di più che nel resto della frazione: prima Kessie, inseritosi dopo lo scambio con Petagna, coglie il legno con il numero 10 argentino incapace di vincere l’opposizione di Ferrari sulla linea , quindi l’azione rimpallata di Falcinelli libera al diagonale un impreciso Trotta. Un errore per parte cui fa seguito la sfuriata (38′) a giro ancora di Gomez sventata da Cordaz, il cross di Freuler che a momenti Martella devia nella sua porta e infine il 2-0 di testa e mezza spalla di Kurtic, innescato dal tiro dalla bandierina proprio dello svizzero e favorito non poco dall’uscita maldestra con rinvio ciccato dell’estremo rossoblù. Nel recupero Kessie appoggia per il Papu che dal settore di centrosinistra s’accentra scagliando il tris sotto l’incrocio appena fuori area.
La ripresa si preannuncia un pro forma e così è. Al sesto l’azione Petagna-Kessie culmina in un tiro smorzato dell’ivoriano, facile preda di Cordaz. La partita non avrebbe granché da dire, anche perché il Crotone al massimo conquista qualche corner senza venire al dunque, e allora ecco la follia del nuovo fenomeno nemmeno ventenne che al 26′ entra sciaguratamente a martello su Dussenne. Rocchi gli indica la via degli spogliatoi, il tecnico di Grugliasco si blinda con il tuttofare Raimondi. Il fendente di Capezzi al 32′ non è angolato a sufficienza per turbare il riposo del numero 1 atalantino. Ce la fa invece Simy a quattro dal novantesimo, approfittando della torre di Falcinelli sull’ammollo di Ferrari dalla trequarti. Al 44′ il fuoco di paglia crotonese si spegne sull’annullamento del secondo gol del colored per un “mani” forse di Capezzi. Va bene così: domenica a Bergamo sale il Napoli, punticino cercasi.
Simone Fornoni