Torino – Ci risiamo. Alla prima avversità, più o meno come contro il Milan, nella tana di un Torino lesto a sfruttare ogni errore altrui per l’aggancio in classifica (quota 38), l’Atalanta si squaglia e becca il bis quasi senza colpo ferire. “Siamo partiti bene andando inavvertitamente sotto su un rimpallo da calcio d’angolo verso la fine del primo tempo e prendendo subito gol in avvio del secondo – è l’analisi rassegnata a bocce ferme di Gian Piero Gasperini –. Un periodo strano in cui gira tutto storto, ma va accettato perché il campionato è ancora lungo: abbiamo le armi per batterci alla pari con le dirette concorrenti per la zona Europa League”.
Eppure la spiegazione per le magre una volta beccato lo svantaggio esiste, eccome: “A quel punto la testa era già alla semifinale di andata di Coppa Italia con la Fiorentina, ci sono mancate la lucidità e le energie”, ammette l’allenatore nerazzurro. Che vede un po’ grigio in attesa del rendez-vous coi viola: “Per mercoledì avremo de Roon, che in campionato era sotto squalifica, e spero anche il Papu. Che però lamenta di non riuscire a scattare per le noie al flessore sinistro: ecografia e risonanza non hanno evidenziato cose gravi, mi auguro recuperi in fretta. Ilicic, invece, ha preso una botta negli ultimi minuti…”.
Proprio lo sloveno, a corrente alternata, è stato uno dei segni meno della prestazione collettiva: “Magari non ha brillato in fase di conclusione, ma è stato una spina nel fianco dei granata – obietta il Gasp -. Non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni da pochi metri: Mancini, Castagne e nel finale Zapata. Comunque la prova dei miei fino a metà gara mi ha soddisfatto: certo, continuare a prendere gol a poco dall’intervallo e all’inizio del secondo tempo non è il massimo”.
Nemmeno scelte e cambi hanno convinto il grande pubblico, anche se l’uomo in sella difende le une e gli altri. “Gosens con Hateboer e Castagne alto è una delle soluzioni naturali all’assenza di Gomez, purtroppo Robin ha avuto quella noia muscolare alla coscia destra e adesso ne avrà per qualche settimana – sospira l’allenatore di Grugliasco, juventino e alla prima sconfitta da derby subalpino da quando è a Bergamo -. Sull’infortunio ho fatto entrare Kulusevski, un ragazzo da far crescere. Come del resto Barrow che poi ha preso il suo posto. Le alternative che abbiamo sono queste, non ci si può girare troppo intorno”.
Un elogio alla praticità dell’avversario di turno: “Il Torino è stato bravo a giocare la sua gara e a vincerla. Si tratta di una delle squadre della nostra zona di classifica, come la Fiorentina e la Sampdoria”. Infine, uno squarcio di ottimismo nel grigiore generale: “Consumato il primo atto di Coppa Italia, avremo un paio di mesi per non pensarci più e rituffarci in campionato – chiosa Gasperini -. Abbiamo tempo e modo di riscattare risultati negativi come questo, abbiamo le armi e la bravura per batterci e fare meglio. Ho molta fiducia che in quelle 13 partite torneremo a essere più concentrati e forti di quanto non siamo stati oggi ”.
Simone Fornoni