Zingonia
– “La sbornia da qualificazione agli ottavi di Champions League ci ha un po’ stordito, ma adesso è ora di rituffarci in campionato. E il Bologna di Sinisa Mihajlovic, un esempio per chi deve lottare per venirne fuori, è un’ottima squadra. In difficoltà, ma pericolosa come il Verona sabato scorso”. In poche parole, alla vigilia, Gian Piero Gasperini lancia il diktat domenicale alla sua Atalanta: “Per continuare a correre, senza pensare al quarto posto o ad altri obiettivi prematuri. Le due davanti sono in fuga, la Lazio è da record…”.
Visto che le assenze illustri di Duvan Zapata e Josip Ilicic sono destinate a protrarsi, anche se in modo limitato per lo sloveno, e che s’è aggiunto un acciaccato fra i top, il tecnico nerazzurro viene sollecitato a pronunciarsi anche sul calciomercato di riparazione. Kjaer, Arana, Barrow e Ibañez hanno già il foglio di via in tasca, quindi ci sono più reparti da registrare e implementare: “Io non chiedo niente e nessuno, certo in avanti siamo più scoperti che altrove. Il Papu Gomez ha una forte contusione che gli ha impedito di lavorare a pieno regime venerdì. Le scelte spettano alla società, secondo ambizioni e prospettive”, taglia corto il mister.
Abbonato, come sempre, alle rose corte: “Non mi servono 28 giocatori e nemmeno 25, recentemente ne sto facendo ruotare 16. Porto in panchina al ‘Dall’Ara’ Traore e Piccoli: il settore giovanile si sta consacrando a livello europeo con la Youth League, ma è chiaro che ne potremo raccogliere i frutti solo nel prossimo futuro. Quanto alle emergenze, ci siamo abituati: voglio vedere chi potrebbe rinunciare a Zapata e Ilicic per così tanto tempo”. Domenica a pranzo dovrebbe comunque esserci un rientro: “Ilicic è in fase di recupero, spero possa essere in campo contro il Milan il 22. L’unico problema degli infortuni come il suo è la mancanza di tempo tra una partita e l’altra quando il calendario è fitto”.
Pasalic e Malinovskyi, a questo punto, sono sicuri di una maglia dal kick off. E chissà che a fianco di Luis Muriel, unica punta pura insieme alla riserva gambiana, sul piede di partenza secondo radiomercato con l’approvazione del Gasp, non possa esserci spazio per il genio mancino dell’aletta ivoriana classe 2002. C’è ancora la questione del sorteggio di lunedì a Nyon: “Non esprimo preferenze, ci sono sei variabili e le previsioni non le avevamo azzeccate nemmeno per il girone. Ci penserò lunedì quando si apriranno le urne. Ma leggo e sento che molti preferirebbero Valencia o Lipsia…”.