Massimo Galli,
direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in collegamento con Lucia Annunziata su Rai 3: “I tamponi di massa non sono sostenibili. E’ importante che si garantisca una forma di supporto reale alla quarantena domiciliare o nei luoghi idonei delle persone che hanno contratto una infezione da coronavirus e che non devono avere assolutamente contatti. Se non riusciamo fare nel giro di poco tempo questa operazione sui contatti delle persone positive dall’inizio della diffusione del virus, la possibilità di chiudere il discorso in tre mesi diventerebbe una data del tutto aleatoria e non realistica. La situazione è complessa in alcune aree del Paese e della Lombardia in particolare. Dobbiamo vedere quanto riusciamo a tenere fuori Milano e l’area metropolitana da questa manifestazione di massa della malattia stessa. Le quarantene, se fatte bene, sono il modo migliore per uscire dal
problema”.