Lemine – Sirmet Telgate 1-2Lemine (4-2-3-1):

Tavola (’99) 6, Mazzola 5,5 (’96), Cassinelli 6,5, Teocchi 6,5, Carneto (’97) 6; Baggi (’99) 6 (30’st Gotti (’99) 6), Pellegrinelli 7 (33’st Donadoni 6); Tassetti (’97) 5,5 (10’st Dazzan (’97) 6), Magitteri 6,5, Minetti 6,5; Castelli (’97) 5,5. All.: Astori
Sirmet Telgate (4-1-4-1): Gherardi 6, Maffi (’99) 6,5, Trovò 6,5, Carrara 6,5 (38’st Zucchinali 6), Cambiaghi (’97) 6,5; Fenaroli 7; Terzi (’99) 6,5, Facchinetti 6 (30’st Serafini 6), Longo 6,5, Sala 6; Frassine 6,5. All.: Forlani
Arbitro: Facchinetti di Lovere
Assistenti di linea: El Khalfaoui ed Esposito di Bergamo
Reti: 2’pt Frassine (ST), 35’pt Terzi (ST), 20’st Pellegrinelli (L)
Note: ammoniti Gherardi (ST), Mazzola (L) e Longo (ST) per gioco scorretto. Al 6’st Gherardi (ST) respinge un calcio di rigore battuto da Castelli (L)

Almenno San Salvatore – Sirmet Telgate e la magia dei due tocchi. Due tiri in porta, in tutto l’arco dell’incontro, e altrettante reti; la marcia dei record che prosegue ma, soprattutto, un possesso-palla avvolgente e rassicurante che schianta sul nascere le velleità di un generoso Lemine. Nasce sui due tocchi, curati e precisi, orchestrati dai portatori dell’undici di Forlani, l’ennesimo successo di un Telgate che senza fare calcio scintillante si gode il proprio titolo, senza troppi conti o appagamenti, semmai con l’obiettivo di esaltare le qualità tecniche dei fuoriclasse a disposizione. Tanto più se il vantaggio strappato al “Fratelli Pedretti”, su un campo intriso di pioggia e fattosi via via pesantissimo, matura soltanto dopo pochi istanti. Sala riceve un lancio dalla destra, addomestica la sfera e la porge nel cuore dell’area a bomber Frassine, che tutto solo deposita in rete il ventitreesimo centro di una stagione a dir poco esaltante. Inevitabile scoprire che a questo punto la partita abbia poco da raccontare, con la compattezza ospite che regna sovrana. Al 18’ Sala prova il colpo del raddoppio ma lo scavetto da posizione defilata denota un po’ di leziosità e si spegne sull’esterno della rete. Del Lemine di fatto non c’è traccia e così è il Sirmet Telgate a fare male, non appena si degni di accelerare. Al 35’ sontuoso doppio triangolo tra Sala e Cambiaghi, che dal fondo mette in mezzo col contagiri per Terzi e il gioiellino classe ’99 indovina l’angolo più lontano con un preciso tocco a incrociare. In avvio di ripresa l’episodio che riporta un po’ di pepe. Castelli fa filtrare per Minetti che subisce il ritorno falloso di Gherardi proteso in uscita: giallo per l’estremo ospite e calcio di rigore concesso agli almennesi, ma il portierone ex Pontisola ipnotizza Castelli e respinge. Il Lemine ha però il merito di trovare nuova linfa e orgoglio. Al 17’ Minetti lanciato da Cassinelli centra per Castelli, Gherardi sembra valutare male la traiettoria ma al dunque piomba tra i piedi dell’attaccante e respinge il colpo di testa. Al 20’ Gherardi sempre protagonista, stavolta in negativo. Errore in appoggio e palla che scorre ai trentacinque metri, dove “Capitan Futuro” Pellegrinelli non si fa pregare nel pescare il portiere fuori dai pali e beffarlo con un pallonetto da cineteca. Il forcing di casa si fa massiccio, ma fatta eccezione per una sventola di Magitteri bloccata da Gherardi accade poco o nulla, mentre Bentoglio, innescato da un Frassine duttile e devastante come un Mandzukic qualsiasi, manca il tris della sicurezza. Finale in apnea per i campioni, ma rischi davvero minimi, al triplice fischio in carniere c’è un altro successo.
Nik

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