Pianico-Orsa Iseo 2-1
Pianico (4-1-3-2): Poetini, Palazzi (Baccanelli F.), Felappi, Noris, Bellicini cap., Taccolini, Fantoni (Laffranchi), Pedersoli (Colombo), Poiatti (Ducoli), Baccanelli M., Maggioni (Folzi). All. Berlinghieri.
Orsa Iseo (4-3-3): Belleri, Otabie, Inversini, Scalvenzi, Traina, Micheletti, Archetti, Simoni, Alberti, Mennucci (Venturelli), Giorgi. All. Bertoncelli.
Reti: 20′ st Folzi (P), 38′ st Venturelli, 48′ st Ducoli.
Piancamuno – Prima gara ufficiale della stagione, con la prima giornata della Coppa Italia, girone 14: di fronte Pianico e Orsa Iseo. Si gioca sul neutro di Piancamuno, davanti ad un discreto pubblico (300 spettatori) agli ordini del signor Conti della sezione di Monza, coadiuvato dai suoi assistenti Gottardi e Barbosa. Nella prima frazione si lasciano preferire gli ospiti, col Pianico piuttosto contratto, che fatica a costruire. Due le azioni di rilievo per l’Orsa: al minuto 24 Mennucci non trova lo specchio della porta da buona posizione; passano cinque minuti e gli ospiti sprecano un’altra ghiotta occasione, questa volta con Alberti che una volta arrivato in area calcia incredibilmente a lato. La prima frazione si conclude con il bel diagonale di Baccanelli che, servito da Felappi, incrocia la conclusione, che esce di un soffio. Nella seconda frazione di gioco la partita cambia volto, Berlinghieri striglia i suoi e i risultati arrivano: al 20′ un’ottima combinazione Baccanelli-Pedersoli permette a Folzi (subentrato al quinto della ripresa) di controllare in area e battere Belleri con una rasoiata di destro.
Il Pianico controlla senza problemi, sfiorando a ripetizione il raddoppio, prima con Ducoli e poi ancora con Folzi, ma al minuto 38 gli ospiti pareggiano con Venturelli, lesto a depositare in rete una palla vagante in area. Sembra finire così, con le due squadre stanche e appesantite dalla preparazione di inizio campionato, ma al minuto 48 ci pensa Giovanni Ducoli (classe 2006): servito da Felappi, salta prima Scalvenzi e poi Traina, per poi trafiggere l’incolpevole Belleri e mandare tutti sotto la doccia.
Mirko Castellani