Sassuolo – Atalanta 1-1 (0-1)SASSUOLO (4-2-3-1):
Consigli 7,5; Müldür 5,5 (42′ st Toljan sv), Chriches 6 (1′ st G.M. Ferrari 6), Marlon 4,5, Kyriakopoulos 6,5; Obiang 5,5 (15′ st Bourabia 6), Locatelli 7; Berardi (cap.) 5,5, Traore 6 (33′ st Ayhan sv), Boga 6,5; Defrel 5 (1′ st Raspadori 7,5). A disp.: 56 Pegolo, 6 Rogerio, 13 Peluso, 4 Magnanelli, 8 Lopez, 10 Djuricic, 27 Haraslin. All.: Roberto De Zerbi 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (cap., 34′ st Palomino), Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (25′ pt Sportiello); Malinovskyi, D. Zapata (15′ st Muriel). A disp.: 31 Rossi, 4 Sutalo, 13 Caldara, 3 Maehle, 20 Kovalenko, 88 Pasalic, 59 Miranchuk, 72 Ilicic, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Pairetto di Nichelino 5,5 (Peretti di Verona e Longo di Paola; IV Rapuano di Rimini. V.A.R. Massa di Imperia, A.V.A.R. Meli di Parma).
RETI: 32′ pt Gosens (A), 7′ st rig. Berardi (S).
Note: Consigli para un rigore a Muriel al 32′ st. Espulsi Gollini al 23′ pt per fallo su chiara occasione da gol e Marlon al 30′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Ammoniti Marlon, Chriches, Locatelli, Obiang, G.M. Ferrari e Djimsiti per gioco scorretto. Tiri totali 9-10, nello specchio 5-8, respinti/deviati 1-3, parati 4-6. Var: 5. Corner 4-4, recupero 2′ e 3′.
Reggio nell’Emilia – L’Atalanta in casa del Sassuolo perde il secondo posto in solitario (è col Milan a 69, in attesa di Udinese-Juve che con l’1-2 finale compone il trio di attuali qualificate alla Champions) consegnando lo scudetto all’Inter e dividendo la posta in palio al Mapei Stadium insieme ad altri dettagli: un rosso, un rigore, con quello a favore del sorpasso però sbagliato da Muriel, e una rete annullata per parte nel botta e risposta, con Robin Gosens ad aprire la strada in dieci e Berardi a chiuderla dagli 11 metri. Una partita ad handicap dal 23′ per la giusta espulsione di Gollini, ma a fare perdere due punti d’oro ai nerazzurri è stato il loro bomber, subentrato in corsa al connazionale stremato per aver retto sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco per 37 giri di lancetta.
Il pressing alto partorisce, alla cinquina cronometrica, il doppio fallo su Malinovskyi e Zapata di Chiriches per la punizione defilata verso sinistra (da una ventina di metri) dello specialista ucraino alzata sopra la traversa dall’ex Consigli prima che possa trafiggere il sette. All’alba del decimo è il futuro impattatore, tagliando sul la di Kyriakopoulos, a mandare un avvertimento a Romero scalciandolo dopo averlo spinto in terra. I neroverdi sono così schiacciati da tenere Defrel davanti alla difesa, l’arbitro Pairetto invece chiude un occhio sulla trattenuta di Chiriches a Zapata al quarto d’ora, quasi da maglia strappata: da regolamento si sarebbe dovuti andare sul dischetto. La combinazione Gosens-Zapata-Pessina-Hateboer (18′) non trova il tulipano pronto allo sboccio, perché spostandosela sul mancino dà modo al terzino greco di recuperare. Fotocopia, il giro di lancetta dopo, di Djimsiti ai danni di Obiang, chiuso nel suo possibile rigore in movimento sulla centrata da sinistra del mobile Locatelli (nerazzurrino fino agli 11 anni). Al 22′ l’esterno destro del Gasp è in ritardo sulla magata di Djimsiti al bacio per un colpo di frusta, quindi gli spogliatoi guadagnati dal portiere-rapper che ferma fuori area con una sbracciata al petto Boga (il pendolino destro non gli sta alle calcagna, Toloi non lo vede nemmeno) sul lancio lungo di Kyriakopoulos: il Var conferma, è chiara occasione da gol.
A uno scollinamento dalla mezzora Duvan, servito dal partner offensivo, ci prova di sinistro dalla lunetta senza obbligare l’estremo milanese a più d’un tuffetto per una presa non difficoltosa, mentre Sportiello, entrato per il sacrificato Pessina, devia in angolo il tracciante di Locatelli forse destinato a uscire. Un minuto e mezzo al lampo del tedesco, bravo a infilare in caduta la decima perla in campionato approfittando del lavoro del nazionale albanese e del rifinitore col 18 sulla schiena. I bergamaschi resistono rischiando soltanto quando sbagliano, vedi Freuler a sette dall’intervallo, borseggiato dal regista lecchese per l’ingrato Berardi, capace di mancare la mira col residente di Urgnano troppo lontano dai pali. A un poker, tap-in nella saccoccia di testa del colombiano sull’onda lunga della punizione di Malina, ma c’è il duplice offside di Hateboer nella spizzata davanti al primo palo e di Djimsiti nella spaccata con pezza del guantìpede di Cormano. Al primo di recupero Chiriches s’immola sul battistrada, liberato dallo svarione di Marlon pressato dal centravanti di Cali; sul terzo corner contro, Sporty deve limitarsi a rispondere alla telefonata dal limite del franco-ivoriano.
Al quinto della ripresa, dischetto per un contatto lievissimo di spalla con Toloi cercato da Traore (che va verso il difendente, non il contrario) sullo smarcamento spalle alla porta di Raspadori, raggiunto al limite da Locatelli: il tuttosinistro calabrese firma l’1-1 nell’angolino a sinistra dell”immobile uomo tra i legni. Avanti, si riparte. Hateboer, lanciato in contropiede da Malinovskyi, senza avvedersi di Gosens-Zapata sterza sul sinistro chiamando Consigli al colpo di reni (13′). Quello di Kyriakopoulos (18′) dopo il piazzato di Berardi ribattuto dalla barriera è un passaggio dalla lunga che non fa male, così come l’appoggio in porta di Locatelli (20′) a rimorchio di un Raspadori partito in netto fuorigioco sul pallone dalle retrovie del turco: la tecnologia a bordocampo rivede la decisione dell’incerto arbitro torinese. Al 21′ l’atalantino dell’Est imbocca dalla distanza, ma c’è il blocco di Ferrari su Toloi da tutt’altra parte col fischietto di Nichelino a ordinare un secondo calcio da fermo poi sprecato nello schema col neo entrato Muriel, stranamente e costantemente spaesato. Al 29′ l’esterno basso mancino altrui chiama Sportiello alla difesa dell’angolo di competenza, poi l’occasionissima di chiuderla gettata al vento. Patatrac di Marlon che si fa fregare l’attrezzo da Muriel per stenderlo: penalty con secondo cartellino e doccia per il brasiliano, ma Lucho si fa ipnotizzare ciabattando malamente. De Roon ci prova perfino da metà campo (38′), Malinoskvyi ricevendo da Freuler al 2′ di recupero con doppia deviazione nemica: sull’angolo, Consigli salva sulla spizzata quasi dal fondo di Hateboer da destra e Raspadori di punta su Gosens.
Simone Fornoni