Il duello di mercato, per l’Atalanta, sarebbe col Boca Juniors. Il condizionale è d’obbligo, ma non tanto per il nome dell’altra pretendente al fantasista mancino del Benfica Franco Cervi, ’94 passaportato (ha ovvie origini italiane). Alla radice della scelta del modo verbale, quello delle ipotesi peregrine, è l’entità della clausola rescissoria per assicurarsi il cartellino del giocatore, che secondo A Bola ammonterebbe addirittura a 80 milioni di euro.
Un’operazione francamente non alla portata delle tasche delle duellanti. Anche perché ai nerazzurri, che in Italia hanno le operazioni chiuse da veti e rivalità di classifica su profili similari, ovvero adatti a completare con tecnica e velocità il reparto avanzato (Iago Falque del Torino, Gianluca Caprari della Samp), interessa un trasferimento in prestito oneroso con opzione. Una formula, insomma, identica a quella utilizzata col Chelsea per Mario Pasalic. Solo che le Aquile intendono volare alte. E monetizzare parecchio.