Con un Lockdown sulla soglia e un calendario-gare falcidiato dalle positività e dai rinvii, l’attenzione degli addetti ai lavori è calamitata dal derbissimo Scanzo-Brusaporto, piatto forte del sesto turno di Serie D. Chiamato ad esprimere il proprio oculato pronostico, mister Fabio Drago focalizza l’attenzione sull’assenza di pubblico, alla luce della decisione assunta di giocare qualsiasi gara, dalla Serie A alla Serie D, a porte chiuse. Cambierà qualcosa? E se sì, con i dilettanti di mezzo al posto dei professionisti, in che modo?“Quando a tenere banco sono i tanti rinvii legati alla necessità di porre un freno al contagio, ci accorgiamo come il virus non faccia distinzioni. Non ne sono immuni i professionisti, come accaduto recentemente con Cristiano Ronaldo e Donnarumma; non ne sono immuni i dilettanti, per il quali è stata ratificata la sospensione dei campionati. E poi c’è la Serie D, che dal canto suo presenta piazze più ambiziose, pronte a far valere un certo tipo di potenziale, e altre più sobrie, più attente a far valere la logica dei piccoli passi e che appaiono rappresentate efficacemente da Scanzo e Brusaporto; dirette rivali nel derby che andrà in scena domenica pomeriggio. Non so quanto sia azzeccato inserire contenuti campanilistici in una sfida che si giocherà a porte chiuse e che si avvale di un contesto, quale la Serie D, che oggi non può più contare sulle cornici di pubblico di una volta. Se ripenso ai miei trascorsi in Interregionale, la mia prima parte di carriera è stata vissuta stabilmente in Brianza e ogni domenica, ovunque fosse la gara, c’era un catino a ribollire di calore e tifo. Seregno, Mariano Comense, Corsico, Meda, Sesto San Giovanni, Sant’Angelo Lodigiano, Carate Brianza: tutte squadre e tutte piazze forti economicamente, pronte a portare qualcosa di speciale, a livello di ambizione e contenuti tecnici. Gli allenamenti avvenivano di pomeriggio, fatto straordinario per l’epoca, e ad assistere alla partita c’erano tifoserie organizzate, pronte a metterci qualcosa in più perché l’aspettativa diventasse realtà. In tempi recenti, ci sono state Lecco, Crema e poche altre piazze ancora a godere di questi standard, ma è chiaro che questo tipo di impronta appartenga di più al professionismo, risaltando come un qualcosa di intrigante e meritevole di essere vissuto. La tradizione, il nome, il fatto di essere capoluogo: sono tutti fattori che fanno la differenza e che invogliano la gente ad andare allo stadio. E poi i manifesti, l’attesa che si fa sempre più vibrante giorno dopo giorno, fino al giornalino distribuito sulle tribune: tutti buoni motivi perché la partita, specie se casalinga, sia sempre sentita. Oggi nella Bergamasca questa attesa è avvertita in maniera diversa, anche perché, nonostante l’alto numero di squadre impegnate in Serie D, l’attenzione è calamitata da Atalanta e, in misura minore, da Albinoleffe. Ecco perché allora, in questi campionati, l’assenza del pubblico, come nel caso di Scanzo-Brusa, può influire in maniera negativa, ma assai meno rispetto ai professionisti. Le squadre che possono contare su un certo tipo di tifoseria organizzata sono sempre meno e il tifo che oggi si accomoda sugli spalti si riduce sostanzialmente al pubblico composto dagli addetti ai lavori. Il danno è minimo, anche se non ho dubbi che, tra le due, la squadra che potrà sentirsi penalizzata è lo Scanzo, abituato a contare sul suo catino, in stile “Bombonera”. Handicap forse risibile, ma comunque percettibile, tanto più se consideriamo che lo Scanzo ha sempre raggiunto i suoi risultati migliori in casa: a Scanzo più che altrove, il fattore casalingo può dire la sua. E poi c’è la posta in palio, che appare particolarmente delicata per i padroni di casa, alle prese con una classifica deficitaria, a fronte di un calendario-gare rispettato interamente, a dispetto delle dirette contendenti che lamentano almeno una gara in meno. Partita difficile, che per di più vale da derby e che in quanto tale diventa difficile da pronosticare. Per come conosco Flavio Oberti, lo Scanzo è abituato a momenti di difficoltà e non si può escludere che affidandosi al derby troveranno la molla verso il riscatto. Il momento è nero ma mai come adesso una gara così sentita può valere la riscossa, contro un Brusa che di contro vuole continuare con il proprio ruolino di marcia, anche per restare attaccato ai piani alti della classifica. Se non è una partita da tripla, poco ci manca”.

Crema – Breno rinviata
Fanfulla – Desenzano Calvina X2
NibionnOggiono – Casatese 2
Ponte San Pietro – Seregno rinviata
Scanzo – Brusaporto 12
Sona – Villa Valle 2
Tritium – Caravaggio rinviata
Virtus Ciserano Bergamo – Sporting Franciacorta 1
Vis Nova Giussano – Real Calepina 2

Fabio Drago
(ha collaborato Nikolas Semperboni)