“Non ho capito, hai parlato troppo velocemente”

. Il compagno del sigillo da cinquina gliela traduce, si sottintende la domanda di Max Nebuloni di Sky Sport, e l’interessato si congeda con un laconico “finish?”, “Abbiamo finito/hai finito?”. Ademola Lookman, a doppietta imbracciata, dribbla anche il botta e risposta col suo tecnico sul rigore col Bruges che avrebbe dovuto tirare un compagno: “Al rientro nella formazione iniziale è stato bello aiutare la squadra, dopo essere tornato dall’infortunio solo settimana scorsa. Concentriamoci su una partita alla volta, la prossima è col Venezia. Poi vedremo”.

Davide Zappacosta, il traduttore che ha aperto la scatoletta di tonno empolese con la complicità di Gyasi per poi chiudere lo schiaffo a cinque dita, è altrettanto diplomatico: “Era molto importante per noi dopo un periodo un po’ così e soprattutto dopo la partita col Bruges. Non ha senso pensare a un obiettivo a lungo termine. Sarà difficile col Venezia, perché sono in tanti che stanno perdendo punti”.

Gian Piero Gasperini, dal canto suo, dalla pancia del “Castellani” sprizza gioia da tutti i pori elogiando il suo miglior giocatore. Lookman ha sempre fatto tanti gol da quando è con noi, prima ne faceva pochissimi. Quando è cresciuto mettendosi a disposizione della squadra, ha tolto un po’ di io ed è diventato straordinario, un super giocatore. Mi è piaciuto molto la sua frase sull’attaccamento ai tifosi, che lo amano: questo è un grosso impegno per le dodici partite che rimangono”.

“E’ una bellissima vittoria, anche perché abbiamo aumentato lo spazio con quelle dietro riducendolo con le due davanti. Il percorso dell’Atalanta è straordinario.  La storia è sempre fatta da chi la scrive – ha sottolineato il tecnico dell’Atalanta -. L’eliminazione dalla Champions non è la fine del mondo: se sbagli sugli episodi, capita di uscire. Bisogna allargare lo sguardo al di là del proprio naso per una valutazione obiettiva. Non è stato facile vincerla, come a Como e a Verona”.

Le virgolette del dopopartita di Empoli

“L’Atalanta sotto il profilo delle motivazioni non è mai mancata. Noi abbiamo vinto a Verona, a Como e qui, ma altre hanno perso. Quindi siamo stati bravi noi.

Lookman? Siamo tutti professionisti. La professionalità è la strada giusta per andare avanti. Abbiamo fatto una buona gara e dei buoni gol. La classifica è straordinaria, sabato col Venezia non sarà assolutamente facile. Una tra Inter e Napoli la avviciniamo di sicuro, visto lo scontro diretto: ne siamo molto orgogliosi.

Anche nelle zone basse della classifica ci sono squadre di grande valore. Si va verso la fasce discendente del campionato, cambiano il clima e il numero di partite da giocare. A marzo-aprile si decide molto, non si possono fare previsioni perché tutte le sfide nascondono trappole e difficoltà.

Siamo stati sfortunati a gennaio con gli infortuni, quando Kossounou s’è aggiunto a Scalvini e Scamacca di cui conoscevamo già i problemi. Siamo stati a lungo anche in testa. A giugno, per lo scudetto, vedevo l’Inter su tutte e noi in grado di giocarcela con tutte le altre. Più o meno sta andando così. A così pochi punti da Inter e Napoli, visto che ci siamo, vedremo di starci il più a lungo possibile” (Gian Piero Gasperini a Sky a botta calda).

“La squadra ha fatto 5 gol, l’importante era vincere. Una vittoria fondamentale. Se crediamo allo scudetto? Siamo in un buon momento, guardiamo avanti cercando di ottenere il massimo. L’Atalanta può impensierire Napoli e Inter” (Ademola Lookman a DAZN).

“La vittoria che ci ridà benzina e morale, dopo l’ultima settimana un po’ difficile. Ci crediamo sempre, ce la giocheremo con tutti fino alla fine. L’importante era sbloccare il risultato. Conta la squadra, poi se posso fare gol o assist meglio. Sono contento della prestazione che abbiamo fatto” (Davide Zappacosta a DAZN).