Atalanta – Manchester City 1-1 (0-1)
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Gomez, Pasalic; Ilicic. A disp.: 57 Sportiello, 4 Kjaer, 5 Masiello, 13 Arana, 99 Barrow. All.: Gasperini.
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson sv (1′ st Bravo 5); Cancelo 6, Otamendi 6,5, Fernandinho 6, Mendy 6; De Bruyne 7, Gündogan 6,5, Bernardo Silva 6,5; Mahrez 7 (42′ st Walker sv), Gabriel Jesus 6 (28′ st Agüero 5,5), Sterling 7. A disp.: 5 Stones, 50 Garcia, 12 Angeliño, 69 Doyle. All.: Guardiola 6,5.
Arbitro: Kulbakov 6 (Bulgaria; Zukh e Maslyanko, IV Scherbakov. Var Turpin, Avar Delerue, Francia).
RETI: 7′ pt Sterling (M), 4′ st Pasalic (A).
Note: serata umida e fredda, spettatori 32.147 di cui 15.742 paganti (incasso 961.314 euro) e 16.405 abbonati (quota partita 835.575,80 euro). Gabriel Jesus sbaglia un rigore (a lato) al 43′ pt. Ammoniti Djimsiti, Toloi, Fernandinho, Castagne e Mendy per gioco scorretto, Ilicic per fallo di mano, Bernardo Silva per comportamento non regolamentare. Espulso Bravo al 36′ st per fallo da ultimo uomo. Occasioni 6-6, nello specchio 3-4. Var: 4 (1 silent check, 1 red card check). Corner 2-8, recupero 2′ e 7′.Milano – Il Manchester City gioca in pratica un tempo solo, il cuore dell’Atalanta avrebbe meritato ben di più del pareggio che comunque la rilancia nel girone C di Champions League (primo punto) visto il 3-3 al 98′ dello Shakhtar (5) a Zagabria (5) c0ntro la Dinamo prossima avversaria il 26 novembre. Un partitone a dispetto di un avvio timido e contratto dei bergamaschi, che alla fine in 11 contro 10 non hanno più avuto fiato per provarci. La sintesi del match? Sterling batte un colpo, Pasalic risponde dopo lo sconto di un rigoricchio fallito da Jesus.
Prima manovra avvolgente al 4′, con Gomez a riprendere la respinta difensiva sulla sequela da Pasalic a De Roon e Castagne a crossare per la volée storta di Hateboer che non incrocia. Gol sbagliato, gol subìto: tris di lancetta, il triplettista dell’andata Sterling avvia l’azione per Bernardo Silva (l’uomo di Marten) e riceve l’assist di tacco all’indietro di Jesus infilando l’angoletto dopo essersi accentrato. Fase di gestione addormentatissima e al 22′ sbuca la testa di Mahrez dal corner da sinistra di De Bruyne, ma dal limite non può certo far male. L’algerino in capo ad altri tre giri di lancetta centra per il mattatore ospite che per fortuna non ci arriva. Ma la Dea è una ninfetta raccogliticcia e alla mezzora l’apripista non concede il bis solo per la scivolata di Hateboer a chiuderlo in angolo sull’asse tra Cancelo (scavetto) e De Bruyne, autore di un passaggio chiave al bacio. Sugli sviluppi dell’angolo Mahrez la appoggia al turco-tedesco che alza la mira. Break di Castagne al 33′: corridoio spalancato al Papu ed Ederson costretto a svirgolare in fallo laterale in uscita fuori dai 16 metri. Due minutini e il City si ripiglia: De Bruyne per Jesus, ancora Mahrez che all’ingresso in area prova a togliere la polvere dall’angolino alla sinistra di Gollini, bravo a deviarla.
Al 39′ Toloi ferma di spalla Sterling sulla verticale (che esterno destro…) con il belga dei Blues in maglia fluo-salmone: il Var vede i piedi del nazionale albionico non in area e rovescia il verdetto iniziale pro penalty, poi Ilicic la tocca di gomito sulla punizione del numero 7 ed è rigore, che però Jesus calcia malamente a lato alla destra di Gollini. La punizione a due Gomez-Josip allo scadere viene deviata dalla barriera. La ripresa si apre in trionfo, con Pasalic a lanciare prima inutilmente Ilicic che si allarga troppo sul fondo a sinistra e quindi a incornare il pareggio all’altezza del secondo palo sfruttando il traversone del suo capitano. Autostima e fiducia a mille portano il Papu a pescare lo sloveno da lontano (11′) costringendo Bravo (portiere di riserva) all’anticipo di testa. Non inquadra lo specchio la schiacciata di Djimsiti (17′) su tiro dalla bandierina destra di Gomez, mentre al ventesimo Sterling capisce in ritardo le intenzioni di Fernandinho trasformandone il filtrante in una telefonata al Gollo in caduta di sinistro. I nerazzurri insistono: al 27′ Pasalic tenta il tiro-cross dal vertice sinistro bloccato dall’estremo cileno e al 36′ Ilicic ricevendo dall’argentino induce Bravo con un dribbling al contatto da rosso diretto per avergli tagliato la strada in estirada ai venti metri. Va in porta (ma che perdita di tempo e che manfrine…) Walker che è un terzino destro, di qua entra Malinovskyi per Freuler per calciare il piazzato, ma è centrale. Muriel entra nel recupero, forse tardivamente.
Simone Fornoni
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Gomez, Pasalic; Ilicic. A disp.: 57 Sportiello, 4 Kjaer, 5 Masiello, 13 Arana, 99 Barrow. All.: Gasperini.
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson sv (1′ st Bravo 5); Cancelo 6, Otamendi 6,5, Fernandinho 6, Mendy 6; De Bruyne 7, Gündogan 6,5, Bernardo Silva 6,5; Mahrez 7 (42′ st Walker sv), Gabriel Jesus 6 (28′ st Agüero 5,5), Sterling 7. A disp.: 5 Stones, 50 Garcia, 12 Angeliño, 69 Doyle. All.: Guardiola 6,5.
Arbitro: Kulbakov 6 (Bulgaria; Zukh e Maslyanko, IV Scherbakov. Var Turpin, Avar Delerue, Francia).
RETI: 7′ pt Sterling (M), 4′ st Pasalic (A).
Note: serata umida e fredda, spettatori 32.147 di cui 15.742 paganti (incasso 961.314 euro) e 16.405 abbonati (quota partita 835.575,80 euro). Gabriel Jesus sbaglia un rigore (a lato) al 43′ pt. Ammoniti Djimsiti, Toloi, Fernandinho, Castagne e Mendy per gioco scorretto, Ilicic per fallo di mano, Bernardo Silva per comportamento non regolamentare. Espulso Bravo al 36′ st per fallo da ultimo uomo. Occasioni 6-6, nello specchio 3-4. Var: 4 (1 silent check, 1 red card check). Corner 2-8, recupero 2′ e 7′.Milano – Il Manchester City gioca in pratica un tempo solo, il cuore dell’Atalanta avrebbe meritato ben di più del pareggio che comunque la rilancia nel girone C di Champions League (primo punto) visto il 3-3 al 98′ dello Shakhtar (5) a Zagabria (5) c0ntro la Dinamo prossima avversaria il 26 novembre. Un partitone a dispetto di un avvio timido e contratto dei bergamaschi, che alla fine in 11 contro 10 non hanno più avuto fiato per provarci. La sintesi del match? Sterling batte un colpo, Pasalic risponde dopo lo sconto di un rigoricchio fallito da Jesus.
Prima manovra avvolgente al 4′, con Gomez a riprendere la respinta difensiva sulla sequela da Pasalic a De Roon e Castagne a crossare per la volée storta di Hateboer che non incrocia. Gol sbagliato, gol subìto: tris di lancetta, il triplettista dell’andata Sterling avvia l’azione per Bernardo Silva (l’uomo di Marten) e riceve l’assist di tacco all’indietro di Jesus infilando l’angoletto dopo essersi accentrato. Fase di gestione addormentatissima e al 22′ sbuca la testa di Mahrez dal corner da sinistra di De Bruyne, ma dal limite non può certo far male. L’algerino in capo ad altri tre giri di lancetta centra per il mattatore ospite che per fortuna non ci arriva. Ma la Dea è una ninfetta raccogliticcia e alla mezzora l’apripista non concede il bis solo per la scivolata di Hateboer a chiuderlo in angolo sull’asse tra Cancelo (scavetto) e De Bruyne, autore di un passaggio chiave al bacio. Sugli sviluppi dell’angolo Mahrez la appoggia al turco-tedesco che alza la mira. Break di Castagne al 33′: corridoio spalancato al Papu ed Ederson costretto a svirgolare in fallo laterale in uscita fuori dai 16 metri. Due minutini e il City si ripiglia: De Bruyne per Jesus, ancora Mahrez che all’ingresso in area prova a togliere la polvere dall’angolino alla sinistra di Gollini, bravo a deviarla.
Al 39′ Toloi ferma di spalla Sterling sulla verticale (che esterno destro…) con il belga dei Blues in maglia fluo-salmone: il Var vede i piedi del nazionale albionico non in area e rovescia il verdetto iniziale pro penalty, poi Ilicic la tocca di gomito sulla punizione del numero 7 ed è rigore, che però Jesus calcia malamente a lato alla destra di Gollini. La punizione a due Gomez-Josip allo scadere viene deviata dalla barriera. La ripresa si apre in trionfo, con Pasalic a lanciare prima inutilmente Ilicic che si allarga troppo sul fondo a sinistra e quindi a incornare il pareggio all’altezza del secondo palo sfruttando il traversone del suo capitano. Autostima e fiducia a mille portano il Papu a pescare lo sloveno da lontano (11′) costringendo Bravo (portiere di riserva) all’anticipo di testa. Non inquadra lo specchio la schiacciata di Djimsiti (17′) su tiro dalla bandierina destra di Gomez, mentre al ventesimo Sterling capisce in ritardo le intenzioni di Fernandinho trasformandone il filtrante in una telefonata al Gollo in caduta di sinistro. I nerazzurri insistono: al 27′ Pasalic tenta il tiro-cross dal vertice sinistro bloccato dall’estremo cileno e al 36′ Ilicic ricevendo dall’argentino induce Bravo con un dribbling al contatto da rosso diretto per avergli tagliato la strada in estirada ai venti metri. Va in porta (ma che perdita di tempo e che manfrine…) Walker che è un terzino destro, di qua entra Malinovskyi per Freuler per calciare il piazzato, ma è centrale. Muriel entra nel recupero, forse tardivamente.
Simone Fornoni