Solto Collina
– Salendo a Solto il verde della collina si confonde con l’azzurro di un lago che sembra più uno specchio che non un bacino pieno d’acqua. Tutto predispone alla quiete, alla serenità e, in tempi di preoccupazioni crescenti, appare un eremo di pace che la natura e le scelte consapevoli di chi ci vive da secoli, ha portato a noi quasi intatto. In tutto questo contesto si inserisce l’iniziativa del Comune di Solto che da tempo ha realizzato il “Museo all’aperto” all’interno della Biblioteca comunale, meta di tanti turisti e appassionati di arte e di natura. Quest’anno c’è un ulteriore motivo che suggerisce una visita in questa amena località bergamasca affacciata sul Sebino. Si tratta della Mostra “Fantasia Express” rappresentata da un plastico ferroviario ambientato in Svizzera, opera dell’appassionato Giovanni Boileau, donato all’amministrazione comunale soltese. Quando la passione nasce in giovane età, è noto, si coltiva tutta la vita. Giovanni, persona dall’animo buono che ti cattura sin dal primo incontro, è tutt’altro che un “bambino cresciuto” che gioca con i trenini. Possiamo considerarlo, al pari di tanti collezionisti e plasticisti, un autentico artista, alla ricerca costante della riproduzione di una realtà che spesso i nostri occhi non percepiscono nei particolari. Vivere un ambiente alpino solcato dai binari di una ferrovia è tra l’altro quanto di più ecologico si possa proporre in un momento in cui si è alla ricerca del green a tutti i costi, senza rinunciare ai privilegi che la tecnologia è in grado di offrire. Protagonista di questo bellissimo manufatto è poi un locomotore d’altri tempi, che gli appassionati riconoscono ad occhi chiusi, ma che per i non addetti ai lavori suscita solo curiosità per il nome che porta di “Coccodrillo”, per via della conformazione con due lunghi avancorpi che ricordano vagamente la forma del rettile. Fu tra il 1919 ed il 1922 (dunque precisamente 100 anni fa) la SML di Winterthur (Svizzera) ne produsse 33 esemplari, utilizzati soprattutto sull’impegnativa linea del Gottardo al traino di pesanti treni merci. Oggi è oggetto di culto dei fermodellisti, sia come pezzo da vetrina che, per chi ha la fortuna, ne possiede uno o più esemplari, sia come mezzo circolante sui plastici di mezza Europa. Uno di questi esemplari lo troviamo far bella mostra di sé mentre impegna un viadotto per infilarsi in una galleria proprio nel plastico di Solto.
Per rendere ancora più accattivante questa splendida iniziativa, il Comune Solto ha voluto fortemente la realizzazione, con la preziosa e prestigiosa collaborazione di Poste Italiane, di uno speciale annullo filatelico che sarà disponibile inizialmente presso la Biblioteca di Via Pozzi il giorno 16 luglio dalle h. 10,30 alle h. 16,00 e poi per 60 giorni presso l’Ufficio di Zogno. L’impronta riporterà fedelmente proprio il mitico Coccodrillo (qui a lato è riportata la riproduzione dell’annullo pubblicata sul Bollettino marcofilo di Poste Italiane). Le cartoline postali realizzate per l’occasione verranno poi impreziosite da un francobollo attinente che, per rimanere in tema “montano e ferroviario”, riproduce il famoso trenino della Val Gardena (valore emesso da Ministero dell’Economia nel 2017). Un abbinamento che non potrà mancare nelle collezioni di chi segue questo “filone” tematico.
A Giovanni abbiamo chiesto di raccontarci la sua passione e le motivazioni che lo hanno spinto a rendere disponibile l’opera a tutti.
Giovanni, da una prima osservazione del tuo capolavoro, si percepisce la cura dei dettagli. Raccontaci brevemente come è nata questa tua passione.
“La mia passione per i treni è nata nel 1948 quando con tutta la mia famiglia organizzammo un viaggio in Svizzera. Ricordo ancora, benché piccolo, di una grande nevicata che ci costrinse ad utilizzare il treno per raggiungere Coira attraverso fantastiche gallerie scavate nella neve. Lungo il percorso incontrai anche i famosi Coccodrilli e rimasi colpito dalla loro forma. Successivamente mi fu regalato il primo trenino in latta che riproduceva proprio un treno svizzero. Scelsi poi di collezionare modellini in scala HO (1:87) e mi fu regalato il primo modellino Marklin. Ma il mio sogno era possedere un Coccodrillo, per me inaccessibile visti il costo esorbitante per l’epoca. Nel 1961, iniziando a lavorare, riuscii finalmente ad acquistare il primo modello del locomotore svizzero ed a costruire i primi plastici, molto semplici. Mi appassionò anche auto-costruire edifici e montagne con le gallerie fino ad arrivare all’attuale lavoro che è esposto qui a Solto”.
Fare il modellista richiede anche ricerca storica, per poter essere il più possibile fedeli alla realtà raffigurata. Ti sei basato su rilevazioni dal vero o hai utilizzato monografie specialistiche?
“Alcuni modelli rispecchiano la realtà mentre per le montagne ho cercato di riprodurre i tipici ambienti montani fatti di prati, boschi e rocce”.
Oggi raccogliere modelli di treni sta diventando un hobby costoso. Tu ne sai qualcosa visto che hai visto l’evoluzione dei prezzi in tanti anni di collezionismo. Quale è la differenza tra quella che può essere considerato un giocattolo e quello di un modello da collezione?
“Oggi alcune case produttive stanno commercializzando trenini che possiamo considerare giocattolo, mentre la maggior parte dei modelli è costoso in quanto contiene una serie infinita di particolari e di tecnologia che li rende molto delicati e difficili da maneggiare anche per gli esperti e collezionisti. Spesso, le confesso, usano pure i guanti pur di non sporcare questi piccoli capolavori”.
In un’epoca in cui sta prendendo sempre più piede il “virtuale”, poter osservare il frutto di una passione e poterla quasi toccare con mano appare essere esercizio fuori dal tempo. L’opportunità di poter esporre al pubblico è dunque una bella occasione per dimostrare questo grande hobby. Cosa ti dicono le persone che lo vengono a visitare?
“Rimangono tutte molto soddisfatte. Tante volte non comprendono il lavoro che ci sta dietro un’opera del genere, mi chiedono quanto tempo dedico alla realizzazione (francamente non so neppure io quantificarlo…!). Per arrivare a questo risultato ci vogliono tanti anni e molta passione. Confesso che mi reco in vacanza spesso in zone di montagna dove esistono le ferrovie proprio per prendere spunto e ispirazione”.
Avresti mai immaginato il tuo “Coccodrillo” apposto con un timbro postale speciale su delle cartoline filateliche?
“Immaginavo tutto ma non questo annullo. Non ci credo ancora e mi rende molto felice!”.
Un’ultima domanda. Cosa ti senti di suggerire a bambini e ragazzi che volessero avvicinarsi a questo fantastico mondo del fermodellismo?
“Sicuramente senza la passione iniziale è difficile che ora i giovani si dedichino a questo hobby. Io nel mio piccolo l’ho trasmessa a mio nipote qui presente. A lui sto insegnando tanti piccoli trucchi che rendono poi il modellismo sempre più vicino alla realtà”.
Mentre Giovanni Boileau, persona d’altri tempi, torna alla sua opera, manovrando i propri convogli in miniatura con gli occhi di un bambino e la passione di un vero cultore della ferrovia abbiamo incontrato anche il Vicesindaco Tino Consoli (peraltro appassionato collezionista filatelico) dal quale abbiamo raccolto un breve commento sulla scelta dell’Amministrazione comunale di Solto di valorizzare il lavoro di Boileau.
Come dicevamo con l’autore del plastico, il Comune di Solto Collina ha voluto sottolineare questa mostra anche con un annullo filatelico che porterà questo bellissimo paese ed il lascito di Boileau in una vetrina nazionale dove gli appassionati di tutta Italia potranno conoscere l’evento. Sicuramente motivo di orgoglio per Solto.
“Sicuramente la scelta dell’annullo mi ha fatto ritornare alla vecchia passione della ” raccolta di francobolli”…… purtroppo cessata per gli impegni studenteschi…. ma fondamentale è stata l’opportunità di far conoscere il paese di Solto Collina in tutta Italia è quindi non solo agli appassionati di filatelia. Questo è il compito di un Amministratore”.
Lasciamo con fatica la sala della Biblioteca di Solto, rapiti dalle luci del plastico e dal movimento vorticoso dei piccoli gioielli ferroviari esposti, con la ferma convinzione che la passione può alimentare qualsiasi cosa, anche la più minuscola. A chi vorrà visitare questa bellissima opera non resta che salire a Solto e… idealmente … salire in vettura per immergersi nel mondo della miniatura dove tutto appare così reale da perdere il contatto …. con la realtà…
Giuseppe De Carli