Atalanta – Dinamo Zagabria 2-0 (0-0)ATALANTA (4-3-3):
Gelmi 6; Bergonzi 6,5, Okoli 7, Guth 7, Brogni 7; Gyabuaa 7, Da Riva 7, Cortinovis 7,5 (34′ st Finardi 6); Traore 7, Piccoli 6 (47′ st Ghisleni sv), Cambiaghi (cap.) 7 (34′ st Ghislandi 6). A disp.: Dajcar, Ruggeri, Milani, Panada. All.: Massimo Brambilla 7.
DINAMO ZAGABRIA (4-1-4-1): Josipovic 6; Hrvoj 5,5, Sutalo 6, Gvardiol 5,5, Jurisic 6; Franjic (cap.) 6; Karrica 5,5 (20′ st Jurcec 6), Jankovic 6 (14′ st Julardzija 6), Krizmanovic 6,5, Marin 6,5; Sipos 6. A disp.: Krkalic, Vukasovic, Radonja, Nikolic, Kocar. All.: Igor Jovicevic 6.
Arbitro: Frischer 6,5 (Estonia; Mõtsnik e Saga; IV Prontera di Bologna).
RETI: 13′ st Cortinovis, 16′ st Gyabuaa.
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 500. Ammoniti Traore, Karrica, Cambiaghi e Julardzija per gioco scorretto, Marin per proteste, Da Riva e Sipos per reciproche scorrettezze. Occasioni 20-8, nello specchio 8-3. Corner 4-2, recupero 1′ e 5′.
Zingonia – Alessandro Cortinovis e Manu Gyabuaa sono gli eroi del martedì, ma nell’aperitivo dei big nel girone C di Youth League è tutta la Primavera dell’Atalanta a meritare gli applausi a scena aperta. Dinamo Zagabria battuta all’inglese, con sorpasso in classifica (10 a 8), vendetta per il ko di misura all’antistadio Maksimir e Group Stage passato con un turno di anticipo. In casa dello Shakhtar, l’11 dicembre, basterà il pari per la vetta matematica che vale gli ottavi di finale: il secondo posto farebbe invece accedere agli spareggi con le qualificate del percorso campioni nazionali, quelle che non hanno le prime squadre in Champions.
Il primo tris di lancetta vede Traore proiettato al tiro, morbido e sul primo palo, dopo un rimpallo con la difesa sulla trequarti destra, mentre a distanza di una decina cronometrica l’ivoriano dà il la alla combinazione con Gyabuaa e Piccoli per ricevere l’appoggio di quest’ultimo: sul contrasto di Sutalo il destro non incrocia spegnendosi sul fondo. Chance anche per la mezza girata di Sipos, debole e centrale, su angolo da mancina di Krizmanic, ma quella più ghiotta capita al bomber di Sorisole (16′), con il piede di Jankovic a respingergli il rigore in movimento sull’asse Traore-Gyabuaa. Al ventesimo tocca ancora al genietto del 2002, che raccoglie la respinta incerta della retroguardia in giallo fluo sul cross di Bergonzi non agganciato dal ghanese di Parma alzando la mira dal limite. Al 28′ idem, stavolta su filtrante di Da Riva, e più che da Josipovic è la sbandierata sospetta a fermarlo, solo che poi è bravo lui a prendere il fondo e non l’accentrato Cambiaghi a girare nell’angolino il suo suggerimento. È un monologo nerazzurro a fasce quasi spalancate: al 31′ è Brogni a metterla dentro, spunta l’esterno di Cortinovis che si allarga e ha un rimbalzo di troppo.
Fifa blu al 36′, quando Gelmi regala a Sipos il rinvio tentando di servire Guth ed è costretto al superlavoro per bloccare la conclusione di Marin oltre il dischetto dopo la prima respinta. A sei dalla pausa Piccoli in torsione aerea corregge sopra il montante il traversone di Bergonzi, sovrappostosi a Traore. La ripresa si avvia con l’ennesima occasione proprio per lui, che va a giro (5′) senza superare il portiere nemico dopo il grazioso cadeau di Gvardiol. L’uno-due stordente è dietro l’angolo. Le prove generali sono nello schema da punizione di Bergonzi che coglie la sommità del capo di Okoli. È la mezzala cittadina col 10 sulle spalle a risolvere la pratica del vantaggio, profittando dell’imbucata di Traore dopo aver effettuato l’apertura ed essersi fatto il campo in diagonale. Tanto è bello il tocco sotto sul primo legno incuneandosi tra due difensori, quanto è efficace quello del parmigiano che insacca da centro area la sfera magica portagli dal suo capitano. Al 19′ Bergonzi si fa dire di no dall’estremo avversario ricevendo da Traore in posizione di suggeritore, al 26′ botta e risposta fra Da Riva (di fronte, alto, su calcio franco di Bergonzi) e Jurcec che insieme ai compagni lamenta il braccio del terzino destro atalantino sul suo campanile dalla destra. Al 29′ Marin lo punta su lancio di Gvardiol scaricando sul muretto dopo un dribbling a rientrare, 11 minuti e Gelmi rimane a terra in uscita bassa sulla stessa ala con Finardi a deviare il tiro a botta sicura di Krizmanovic. Sabato l’ammiraglia del settore giovanile scende di buon mattino in campionato (Kick off alle 11) al “Gino Bozzi” di Firenze: c’è da non perdere la testa, a quota 22, a braccetto col Cagliari ma con l’Empoli da recuperare (mercoledì 4 a Zingonia).
Simone Fornoni