Stavo seduta sugli spalti di un anfiteatro naturale sabato scorso, attendevo l’inizio di un concerto di musica rock organizzata dall’assessorato alla cultura di Torre Boldone.
Ad un certo punto le luci sono calate e lì ha avuto origine un’emozione!
Un vortice di suoni intriganti ed avvolgenti, capaci di generare quelle emozioni che un anno di chiusura ci stavano facendo dimenticare.
Corpi di tre musicisti d’eccezione muoversi all’unisono in combinato disposto con lo strumento che stringevano tra le mani, accarezzandolo con sapienza ed arte.
Una brezza leggera si alzava, gli applausi che scrosciavano come da molto tempo non sentivo.
Il maestro chitarrista Luca Colombo e i suoi super colleghi Alessandro e Paolo Polifrone!
Una meraviglia… ho incontrato Luca nei giorni seguenti: avevo un paio di domande da porgli.
Mi ha risposto nel mentre di mostrarmi il suo nuovo libro ( “Vita da chitarrista oltre le corde”) con tale delicatezza che mi ha sconvolto: sembrava un uragano mentre suonava.
Gli ho chiesto cosa fosse la musica per lui.
Risposta: “molte cose… prima di tutto uno strumento per comunicare liberamente”.
Gli ho lanciato la provocazione: “Vince lo sport o la musica quando i due eventi sconvolgono la stessa serata?”.
Risposta: “Sui grandi numeri vince lo sport, ma per i veri appassionati la musica resta sempre ragione di vita“. Gli ho chiesto: “C’è qualche assonanza tra sport e musica?”. Risposta: “L’esercizio, l’impegno e la passione”.
Insomma, ascoltavo una persona che ha saputo fare della propria passione ragione di vita e professione e ho capito che, finché esisterà gente capace di impegno e amore, il mondo non sarà mai davvero brutto… buon tutto a voi…
Vanessa Bonaiti