Sabato 3 ottobre anche il sole è tornato a splendere su Rovetta ad allietare il ritrovo voluto dalla società del presidente Cristian Barzasi per salutare il capitano di tante battaglie, il Gabro, Ermanno Gabrieli di Cerete, che da pochi giorni ha detto basta. “Il calcio mi ha dato tutto, amicizia, compagnia, impegno, serietà. Mi ha accompagnato per tutta la vita. Auguro a tutti quelli che smettono la sorpresa di una festa come questa, circondato da tanto affetto degli amici. Ho ancora voglia di fare qualcosa, ma il calcio è uno sport che non si può fare se non hai un gruppo. Di certo seguirò mio figlio Daniele (2006), che gioca nel Rovetta, fa il campionato regionale con trasferte molto lunghe e ci organizziamo per seguirli insieme con un pulman per le famiglie. Oggi pomeriggio ho vissuto grandi emozioni con lui che ha giocato con la fascia di capitano e sono riusciti a battere la Vertovese. Al momento non mi ritengo all’altezza di allenare, ma non si sa mai. Sono felice che anche a Rovetta ci sia finalmente il nuovo sintetico sul campo di allenamento. Sugli spigoli del muretto a bordo campo due anni fa mi sono rotto le costole. Finalmente il campo è stato sistemato e messo in sicurezza con adeguate protezioni”.

Accanto al capitano la moglie Stefania, in rappresentanza di quelle tante fidanzate e mogli che ogni domenica sotto il sole cocente e nelle brinate invernali sono sulle tribune a soffrire con e per gli uomini del loro cuore: “l’ho sempre seguito, per tantissimi campionati e tornei. A fine agosto mi ha detto che smetteva e sono rimasta molto sorpresa. In casa mi manca la doppia sacca da preparare, la sua e quella di Daniele. Ora andiamo insieme in tribuna dove lui è molto pacato, abbassa i toni, se qualche genitore esagera, invita alla calma”. Gabro capitano anche in tribuna.

Trent’otto anni di campionati, fanno emergere le qualità di un uomo stimato da tutti: “Sono partito da Rovetta, dopo gli Allievi sono andato alla Juniores del Clusone allora in Eccellenza, poi al Villa d’Ogna, al Valle Seriana, al Cene e gli ultimi undici anni ancora a Rovetta”.

Tutti riconoscono al Gabro la forza di volontà che non si arrende mai. Il mancino specie in passato era ricercato, aveva una marcia in più. Gabrieli giocava come esterno basso sinistro e copriva tutta la fascia, sul modello dei difensori atalantini, e con il piede molto preciso. Il gol più bello della tua carriera? “Certamente il gol in rovesciata e sforbiciata nel 2011 contro il Selvino, quando il nostro allenatore era Gianni Schiavi”.

Vuoi ricordare qualche allenatore specie dei tuoi inizi? “Ho un bel ricordo di Ettore Perani, il mio primo allenatore a Clusone, quando ero alla Juniores aggregato alla prima squadra , allora Ongaro, che oggi allena il Baradello, era il capitano. Poi non mi piace fare preferenze di nomi. Anche tra i compagni di gioco la mia scelta è sempre stata di andare d’accordo con tutti, di usare le buone maniere. Io voglio bene a tutti i miei compagni di squadra. Il mio carattere è così. Avere tutti amici”.

La delusione più grande che ti ha dato il calcio? “La sconfitta del Rovetta nella finale di Coppa Lombardia del 2017, a Brembate contro i milanesi della Barona. Sotto per 2-1 un mio tiro è finito sulla traversa. Poi abbiamo preso altri due gol e abbiamo perso. Vincendo avremmo raggiunta la Prima categoria”.

Abbiamo chiesto un commento alla carriera di Ermanno Gabrieli al suo ultimo allenatore a Rovetta nel campionato 2019-20, mister Andrea Maffeis (al momento fermo in attesa di una nuova nascita in famiglia, ma poi pronto a nuove esperienze in panchina, purchè vicina alla sua Gazzaniga): “Sì nello scorso campionato sono stato il suo ultimo allenatore, ma con lui avevo anche giocato all’Ardens Cene in Prima. Ermanno era il capitano del Rovetta, con una dedizione e passione sempre esemplare per tutti”.

Per l’U.S. Rovetta c’erano tutti, il presidente Cristian Barzasi, il vice Tiziano Paccani, il Direttore sportivo Andrea Trentin, il responsabile del settore giovanile Matteo Fantoni, il preparatore atletico Stefano Visini (questi i volti da noi conosciuti, ma certamente c’erano anche altri dirigenti). Barzasi, colui che fa della società che presiede una esperienza di famiglia, amicizia, ritrovo tra giovani, ha commentato: “Inutile dire che abbiamo proposto a Ermanno di rimanere con noi, prima di tutto perché è un buon esempio per i nostri ragazzi. Saremmo felici se accettasse un ruolo, quello che si sente, allenatore, dirigente, accompagnatore. E’ bello che oggi abbia rivisto tanti suoi amici, gente con cui ha giocato nella sua lunga carriera. Noi in società lo aspettiamo”.

Il pomeriggio, arricchito dalla gioia del ritrovarsi di tanti amici, oltre a birra e pà e strinù per tutti, preparato dall’infaticabile vicepresidente Tiziano Paccani, ha visto disputarsi una partitella in allegria. Le giocate di Gigio Uccelli, autore di un gran primo gol con pallonetto, hanno divertito i presenti e ricordato la buona stoffa di un campione del campo e del sorriso, nella cui famiglia continua la tradizione calcistica. Per Gabro, il Capitano, un promemoria: l’US Rovetta ti aspetta… la tua dolce Stefania non vorrebbe vederti tutte le sere appisolato sul divano di casa… preferisce, come ha sempre fatto, seguirti in tribuna.

CM