“Due anni fa, quando ho cominciato a seguire un po’ l’Atalanta in tv, notavo una realtà in crescita esponenziale. Ma i livelli raggiunti con la qualificazione e poi gli ottavi di Champions League erano davvero impensabili”

. Raoul Bellanova, ai microfoni dell’ufficio stampa nerazzurro, confida la grande impressione nell’impatto con la sua nuova squadra: “Mi inserisco nella scia di giocatori di fascia che hanno fatto o stanno facendo la storia, come Conti, Spinazzola, Hateboer e Gosens – sottolinea l’esterno destro classe 2000, in prestito per 18 mesi dal Bordeaux con diritto di riscatto -. Sono un terzino cui piace portar palla e attaccare gli spazi, devo migliorare in difesa. Ai tifosi garantisco comunque che darò il 150 per cento per questa maglia. Non mi pongo obiettivi se non farmi trovare pronto quando ci sarà bisogno di me”.

Bellanova, nativo di Rho (compleanno il 17 maggio), assomiglia davvero a un Andrea Conti dal percorso inverso, essendo un prodotto milanista dalla testa ai piedi: “Il boato del tifo è una nota caratteristica dello stadio di Bergamo. Lo era già quando ci affrontammo tra Primavera nella semifinale di Coppa Italia (7 febbraio 2018, 3-2 per i rossoneri, NdR). Una cosa entusiasmante”. Il nuovo numero 22 atalantino sostiene di aver compreso il segreto del successo del ciclo gasperiniano: “Il gruppo, la tenacia e il lavoro duro spesso fanno andare l’Atalanta al doppio delle altre”. Ufficializzato, intanto, anche il difensore centrale suo coetaneo, Bosko Sutalo, giunto a titolo definitivo dall’Osijek per 5 milioni di euro: per lui contratto quinquennale.