Trevigliese 10:

meravigliosa Trevigliese. Gli uomini di mister Brembilla si sono regalati una domenica indimenticabile battendo allo scadere la capolista Sondrio, squadra costruita per il salto in Serie D. I ragazzotti biancoazzurri hanno giocato la partita perfetta, contenendo le folate avversarie grazie a una difesa in gran forma, ripartendo velocemente a centrocampo, e pressando su ogni pallone in attacco. La salvezza non è un miraggio, anche se la Trevigliese il suo campionato l’ha già vinto grazie ai tanti baby buttati nella mischia e che ora si stanno dimostrando delle certezze della categoria. Domenica il migliore in campo è stato Motta, giovanissimo golden boy dall’impressionante personalità. Migliore in campo capitan Cusaro, prova perfetta e golasso da tre punti, poi Acerbis, un leone tra i pali.   

Cisanese 9: dopo aver asfaltato il Brugherio, la Cisanese supera di slancio pure il Brianza Cernusco Merate, conquistando così l’ambita salvezza con cinque giornate d’anticipo. Stagione straordinaria quella degli All Blacks, che con tre innesti importanti l’anno prossimo potrebbero ambire a quel sogno che si chiama play-off. Nella partita di domenica sono tanti gli uomini di mister Arrigoni apparsi in stato di grazia. Altra prova da fenomeno del pallone per Maggioni, uno che da un po’ di domeniche appare incontenibile per via della classe abbinata a una velocità mostruosa. Benissimo Luciano, e non è certo una novità, perché il portiere compie parate da campione ogni partita, super anche Aldegani, frizzante e pure autore di un gol bello e importante.

Verdello 8: vincere ad Albino è qualcosa di difficilissimo, soprattutto in questo momento in cui la squadra di mister Radici gira a meraviglia. Applausi quindi al Verdello di Luzzana per tre punti importantissimi che portano lo squadrone gialloverde a tre punti dal secondo posto occupato dalla coppia formata dal Villa Valle e dal Nibionnoggiono. Tanti gli eroi di una domenica dolcissima, gli autori delle due reti che hanno deciso la sfida, Actis e Gagliardini, quest’ultimo un gigante, poi Gnaziri, splendido splendente, quindi l’ispiratissimo Michele Arrigoni.

Matteo Bonfanti