Acerbis 9 (Trevigliese):
non conosco personalmente Paolo, ma uno dei nostri migliori giornalisti, Carmelo, mi ha detto che è una persona in gamba, un leader col sorriso tra le labbra. Archiviata questa piccola curiosità, sipario alzato sulle magie che regala ogni domenica ai tanti tifosi della Trevigliese. Acerbis è un campione, contro l’AlbinoGandino ha parato di tutto, qualcosa come dieci occasionissime che molti suoi colleghi avrebbero lasciato entrare. Il punto biancazzurro è tutto suo, che negli spogliatoi si è dimostrato un talento anche per la modestia. Non ha parlato delle sue prodezze, il portierone ha raccontato cosa ha visto di bello nella prestazione dei suoi giovani compagni, esaltandone le qualità: “E’ stata una partita positiva perché abbiamo avuto le occasioni per far gol e perché per la terza volta in campionato non abbiamo subito reti. Guardiamo partita per partita, il sogno è quello di salvarci senza passare dai play-out”. E con un estremo difensore così forte le possibilità ci sono tutte…
Pellegris 9 (Verdello): che dire del nostro Roberto che non abbiamo detto in questi anni che passano per tutti, ma non per lui? La tredicesima perla dell’ennesimo campionato da urlo di Pellegris arriva in una delle rare giornate in cui la squadra di Luzzana fa una fatica boia. Poco importa, a deciderla ci pensa lui, il bomberone dalla faccia pulita che al 42’ del primo tempo raccoglie una respinta della difesa del Brianza Merate e senza pensarci due volte spara un rasoterra dei suoi, velenoso e imparabile. Grande Roby, i gialloverdi sono a otto punti dalla vetta occupata dal Sondrio, ma con un Pellegris così può succedere di tutto, anche di assistere alla rimonta del secolo.
Fogaroli 9 (Brusaporto): per Fogaroli vale lo stesso discorso fatto per Acerbis e Pellegris: passano gli anni, ma i campioni restano determinanti, i più forti di tutti. Nella rotonda vittoria del Brusaporto col CazzagoBornato, il nostro Giulio ha fatto il diavolo a quattro, ha segnato la solita doppietta, che l’ha portato a quota undici gol in campionato, ha servito assist, inventato e spezzato il gioco avversario. Ha fatto, insomma, quello che fa da sempre, dai tempi in cui era l’idolo assoluto dei tifosi della Curva Ferrovia del Prato, e che l’ha reso uno dei cinque giocatori più forti di questi quindici anni di Bergamo & Sport.
Matteo Bonfanti