Vedere la Sirmet così in alto ci piace da matti per cinque grandi protagonisti del nostro calcio, gente che da sempre nel pallone ci mette tantissimo, cuore e sacrifici soprattutto. Parliamo di Alberto Vescovi e di Marco Scaburri, registi del sogno telgatese, straordinari conoscitori dei santi che ogni domenica scendono sui campi della Lombardia, dirigenti capaci e appassionati, dell’uomo mercato Daniele Podavitte (ottimo il suo lavoro), poi di mister Alessio Pala, maestro eccezionale, super anche perché col vizietto della battuta sempre pronta, e di Alessio Germani, sbarcato al Nord tanti anni fa dalla sua Livorno, per segnare e regalare assist d’oro con le maglie dei club più prestigiosi della Bergamasca.
Sirmet, quindi, in volo, secondo posto in classifica dopo una lunga rincorsa al vertice, a tre passettini dalla capolista Lumezzane, e con l’abbordabile Offanenghese da affrontare nel prossimo turno, quello che potrebbe portare i biancazzurri a guardare tutte le avversarie dall’alto. Domenica la vittoria col San Lazzaro in una partita stranissima rispetto alle ultime gare perfette, iniziata col freno tirato, per poi trasformarsi nella corazzata degli ultimi tempi in un secondo tempo giocato a mille all’ora. Germani e Cristofoli a firmare i tre punti nella ripresa, risultando i migliori della contesa per via dell’immensa determinazione gettata nel rettangolo di gioco. Poi i soliti, un attentissimo Gherardi, portiere che quando non viene chiamato in causa, si diverte a far ripartire i compagni grazie a piedi raffinatissimi, Cugini, Lancini e Belotti, tre che non sbagliano mai, quindi il leader del centrocampo Gestra, i due centrali difensivi Zucchinali e Bulla, coppia che chi scrive ha visto in azione rimanendo impressionato per qualità e quantità. Non solo loro, i nomi di questa Sirmet sono tanti, ci sono Careccia, Fusar Bassini, il golden boy Duda, Valois, Chiarini e Colonetti, sei ragazzi che sono garanzie di successo per la categoria.
Avanti così verso il sogno Serie D, che regalerebbe ai già citati Vescovi e Scaburri un piccolo, ma significativo primato, quello di un club appena nato che dopo sole tre stagioni si ritroverebbe nel massimo dei massimi, ossia il semiprofessionismo, grazie a due campionati vinti. Noi ci crediamo e siamo pronti a festeggiare a maggio i grande salto. Forza, biancazzurri!
Matteo Bonfanti