È ufficialmente iniziato il Torneo notturno di Albino, dedicato per la sesta volta a Fernanda Criserà Gandossi. Come ogni anno il trofeo è riuscito ad attirare sia un gran numero di spettatori presso l’Oratorio di Albino, sia ragazzi e squadre dalle grandi qualità, capaci come sempre di regalare grandi emozioni e mettere in mostra uno spettacolo assolutamente gradevole. «Siamo contentissimi di proseguire nell’organizzazione di questo torneo che quest’anno è arrivato alla sua quarantesima edizione», commenta soddisfatto il Presidente dell’Oratorio Albino, Franco Acerbis.
«Negli anni oltre al nostro sono diversi i tornei che, seguendo il nostro modello, sono proliferati sul territorio riscuotendo anche un discreto successo. Penso ad esempio a Vallalta che quest’anno sta facendo un ottimo lavoro. Inoltre, il nostro campo sintetico inizia a sentire il peso degli anni dopo 11 anni di attività e si dovrebbe pensare di rimetterlo in sesto». D’altro canto il Notturno di Albino vanta il fascino della tradizione grazie alla sua storia pluridecennale. «Il torneo così nominato come “Notturno di Albino” nacque nel 1983 ed ha proseguito fino ad oggi con un solo anno di stop a causa del Covid. Ma la competizione pone le sue radici ancor prima nello “Storico Torneo di Albino”nato a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. Allora la contesa era segnata dalla rivalità cittadina fra la Falco e la Fulgor, che successivamento si fusero dando vita all’Albinese. Quest’ultima dopo alcuni anni si staccò dall’oratorio e si unì insieme al Leffe nell’AlbinoLeffe. Noi, invece, ripartimmo con un settore giovanile che andò a sfociare nella prima squadra in Terza Categoria: l’Oratorio Albino».
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