Tre stagioni, nel bene o nel male, non si dimenticano, quando di mezzo c’è la crescita; una crescita fatta di vittorie, di sconfitte, di piccole grandi lezioni utili tanto per il campo quanto per la vita. Così è un saluto carico primariamente di affetto quello rivolto da mister Fabio Drago alla Fiorente Colognola. La separazione, consumatasi, in tempo di Covid-19, tra i canali social nel pomeriggio di mercoledì, è raccontata con quel pizzico di malinconia che non guasta mai, quando le vicende umane impongono una più ampia riflessione, su cosa conti davvero nel vissuto quotidiano. “Io venivo dall’esonero al Lemine – ricorda il tecnico di Borgo Santa Caterina – mentre la Fiorente veniva da una salvezza ottenuta all’ultima giornata nel primo anno in Promozione. Logico porsi una salvezza tranquilla, più tranquilla di prima, come obiettivo dichiarato e in queste tre stagioni vissute assieme possiamo di dire di avere centrato il bersaglio. Abbiamo visto un buon calcio, fatto di principi come piace a me, anche se non siamo mai riusciti a trovare una continuità di gioco e di squadra, anche per gli inevitabili cambiamenti della rosa. Confidavamo molto nel secondo anno, con l’approdo degli ex Stezzanese, ma dopo un bel girone di andata, concluso in terza posizione, siamo calati nel ritorno e ci si siamo assestati su un obiettivo-salvezza. Si poteva fare qualcosa di meglio. Diciamo che sono stati anni fatti di alti e bassi, ma comunque intensi e positivi. Non è mancato qualche scontro, che pure è risultato sempre costruttivo, ai fini del processo di crescita. Una crescita che riguarda tutte le componenti, a prescindere dalla confidenza con la categoria e dalla giovane età dei giocatori. Al dunque, l’unione di intenti ci ha fatto superare tante difficoltà. Ringrazio la società, a partire dal trio composto da Cantamesse, Molle e Gibellini, e ringrazio tutti i ragazzi con i quali ho potuto lavorare. Mi hanno sopportato e mi hanno aiutato. Abbiamo consacrato diversi giovani della regola e questo aspetto diventa motivo di soddisfazione per tutti quanti. Ora sto alla finestra, una proposta interessante è sempre ben accetta. Se non dovesse arrivare, mi godrò la famiglia e una salute finalmente ritrovata, dopo mesi davvero tribolati”.
Nik