L’arbitro designato per Firenze alla ripresa del campionato domenica 30 marzo è un volto piuttosto noto. Non solo all’Atalanta o alla Fiorentina, ma a chiunque. I nerazzurri, arbitrati da Daniele Doveri ben 30 volte vincendone 13 e pareggiandone 10 per 7 ko, hanno ancora in testa l’ultima volta da pari e patta, il 13 gennaio a Bergamo con la Juventus con botta e risposta Kalulu-Retegui. Ma soprattutto ricordano bene il secondo dei due precedenti diretti coi viola, proprio al “Franchi”, quando il 20 febbraio di tre anni fa Malinovskyi replicò a Piatek ma l’1-1 venne annullato per un fuorigioco passivo di mezza spalla di Hateboer che secondo i soloni avrebbe conteso la palla a chissà chi, probabilmente Milenkovic.

Un trascorso, comunque, da travaso di bile, anche perché la Dea a fine campionato non si sarebbe qualificata alle competizioni europee proprio a favore dell’avversaria della trentesima giornata. Se Gian Piero Gasperini quella volta, benché squalificato e sostituito in panchina dal vice Tullio Gritti, perse la sfida contro Vincenzo Italiano, l’unico a conquistare il bottino pieno col volterrano di nascita appartenente alla sezione di Roma 1 al cospetto dei toscani è storicamente Stefano Colantuono contro l’ex Delio Rossi: il 29 aprile 2012, preistoria, furono German Denis e Jack Bonaventura a risolvere la pratica. 

Daniele Doveri, 47 candeline spente lo scorso 11 novembre, impiegato, ha anche due precedenti favorevoli alla Juventus contro l’Atalanta, che però ci ha vinto a Napoli il 3 novembre 2024 in questo stesso campionato grazie alla doppietta di Ademola Lookman (10′ e 31′) nel primo tempo e al tris di Mateo Retegui al 2′ di recupero. A fronte del pari e patta all’Allianz Stadium il 16 dicembre 2020, con Remo Freuler a rispondere a Federico Chiesa e il rigore di Cristiano Ronaldo per il contatto Hateboer-Chiesa parato da Pierluigi Gollini, c’è il 2-0 bergamasco dei bianconeri sempre di Max Allegri il 7 maggio di due anni fa (Iling Junior 56′, Dusan Vlahovic 98′).

Nelle sue 30 partite della Dea dirette (vedi cliccando QUI), la tendenza ad arbitrarla contro le big. Coi Ciucci, anche l’affermazione all’inglese (Pasalic e Gosens) il 2 luglio 2020. Con l’Inter, invece, bottino pieno e due pari, sempre sotto le Mura: il 2-1 sotto le Mura del 23 ottobre 2016 (Masiello, Eder e all’88’ Pinilla), lo 0-0 sempre interno il 14 aprile 2018 e il botta e risposta Lautaro-Miranchuk, con punto strappato nel finale, l’8 novembre 2020.  2-2 e 1-1, infine, a San Siro col Milan, il 23 settembre 2018 (Higuain, Gomez, Bonaventura e al 93′ Rigoni) e il 24 luglio 2020, annata con una certa frequenza di designazioni al dialetto di Gioppino (Calhanoglu e Zapata).

Curiosamente, nel curriculum con Doveri, ben cinque scontri con le genovesi, tre col Genoa e due con la Samp, dal sapore sempre differente e controverso. Col Grifone, a fronte del corto muso bergamasco (Guido Marilungo al 78′; sfida delle panchine Stefano Colantuono contro Pasquale Marino) del 15 febbraio 2012, il ko casalingo (Bertolacci; Gigi Delneri da avversario) il 25 novembre dello stesso anno, più vittoria e ko a Marassi: il Bertolacci-Ilicic-Masiello (12 dicembre 2017) e l’autorete di Toloi-rigore di Zapata-Lazovic Piatek piazzato dall’altro grande ex Cesare Prandelli il 22 dicembre 2018. Due sfide ciascuna, oltre che con l’attuale squadra di Raffaele Palladino, invece, pure col Torino, il 2-1 cadetto al “Grande Torino” Antenucci-Peluso-94′ Bonaventura il 2 marzo 2011 e il 2-3 nell’esilio parmigiano il 2 settembre 2019 (Bonifazi, doppietta di Zapata, Berenguer e Izzo). 

Quanto ai padroni di casa di turno, più successi, ben 16 su 29 con 4 nulli e 9 battute d’arresto. Buon ultimo il tris secco sulla ruota di Firenze il 6 febbraio ai danni dell’Inter. Su 17 partite casalinghe fischiate dalla giacchetta colorata di domenica 30 marzo, solo due pareggi e un ko a macchiare il ruolino di marcia. Completano la squadra arbitrale gli assistenti Giovanni Baccini di Conegliano e Giuseppe Perrotti di Campobasso, il quarto ufficiale Luca Zufferli di Udine, il V.A.R. Valerio Marini di Roma 1 e l’A.V.A.R. Michael Fabbri di Ravenna.

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