Pro Sesto – AlbinoLeffe 2-0 (2-0)PRO SESTO (3-4-2-1):

Botti 6,5; Toninelli 7, Marianucci 6,5, Giorgeschi 6,5; Petrungaro 5,5 (27′ st Mapelli 5,5), Gattoni (cap.) 6, Bussaglia 7 (27′ st Ferro 6), Maurizii 7,5; Sala 6, Sereni 6,5 (22′ st Arras 5,5); Bruschi 6,5. A disp.: 12 Formosa; 6 Brignoli, 9 Basili, 10 Petrelli, 17 D’Alessio, 18 Palazzi, 28 Marchisano, 50 Iotti, 80 Florio. All.: Francesco Parravicini 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6; Borghini (cap.) 5,5, Marchetti 5,5, Gatti 4,5 (1′ st Poletti 6,5); Gusu 6, Muzio 5 (1′ st Longo 5,5), Giorno 6 (1′ st Zanini 6), Doumbia 6,5, Piccoli 6,5 (32′ st Toccafondi sv); Arrighini 5,5, Zoma 6. A disp.: 1 Pratelli, 72 Moleri; 2 J. Gelli, 3 Zanini, 7 Genevier, 13 Milesi, 19 Angeloni, 27 Munari, 42 Allieri, 95 Agostinelli. All.: Giovanni Lopez 6.
Arbitro: Angelillo di Nola 6 (Scardovi di Imola, Meraviglia di Pistoia; IV Caggiari di Cagliari).
RETI: 24′ pt Maurizii (P), 41′ pt Bussaglia (P).
Note: Bruschi sbaglia un rigore al 38′ st. Spettatori 780 di cui 350 paganti e 430 abbonati. Ammoniti Petrungaro, Zanini, Poletti, Marchetti e Marietta per gioco scorretto. Occasioni da gol 9-14, tiri totali 12-19, nello specchio 5-7, parati 2-5, respinti/deviati 3-7, legni 0-1. Corner 1-6, recupero 1′ e 4′.

Sesto San Giovanni (Milano) – Interrotta la serie positiva di 6, ecco l’uno-due di ko, prima in casa col Padova e ora dalla Pro Sesto che non vinceva dal 29 settembre ed era con l’acqua alla gola. All’AlbinoLeffe basta la seconda azione contro, peraltro innocua in sé, un campanile lungo di Sereni, per innescare la diagonale mancata di Gatti che disturba l’uscita di Marietta sul tocco dell’incredulo Maurizii per andare sotto. E e un paio di palle-gol mancate per prenderne un altro verso la pausa, subito dopo aver preso la traversa, un’amnesia di Muzio che lascia passare Bussaglia per il destro nell’angolo lontano in combutta con la catena di sinistra. Nel finale pure un penalty mandato ai dirigibili dai padroni di casa. Venerdì 24, in prima serata, un’altra trasferta, stavolta a Trento. Allo Stadium di Zanica si tornerà domenica 3 dicembre, contro la Pro Vercelli, per la quartultima di un girone d’andata destinato a chiudersi con Renate (venerdì 8 dicembre, ore 14), Pergolettese (sabato 16, 18.30) e Lumezzane (23, ore 14).
Al decimo scarso, a ruota di due angoli a favore, la diagonale profondissima del trequartista Sala da spazzino d’area per evitare guai dalla palla messa dentro da Gusu in ripartenza velata di semi-tacco da Arrighini. Un crescendo, se è vero che al quarto d’ora ci vuole il triplo sbarramento Toninelli-Gattoni-Maurizii sulla puntata di Zoma convergendo da mancina e il successivo taglio & tiro di Muzio. L’esterno sinistro di casa la salva anche sulla deviazione a corpo morto del burkinabé-ivoriano, al volo, su angolo dalla destra di Piccoli, il quarto della serie. Il primo in azzurro, invece, corrisponde alla prima, e improvvisa, duplice chance a tiro del ventesimo, procurata dalla fuga di Sereni con scarico per il velo di Bussaglia a favore del terminale unico Bruschi, che forse perde tempo a sistemarsela sul sinistro favorendo il recupero in scivolata di Gusu prima del tentativo di tiro-cross dell’uomo ovunque Maurizii. Precede invece il patatrac dello svantaggio l’occasione torreggiante della mezzala ivoriana, bello stacco ma non troppo ben indirizzato nonostante l’innesco del pendulino rumeno su apertura di Zoma. Botti se la cava in due tempi.
Andati sotto, un poker cronometrico e la reazioncella in giallo è lo schema di Giorno per la sponda-conclusione aerea dell’autore dell’erroraccio fatale, bloccato sul palo di competenza dal portiere sestese. Un giro di lancetta e Sereni passa ancora dalla parte di Gatti, senza trovare anima viva per convertire nel sacco. A una decina dall’intervallo, invece, la sventagliata di Borghini per cambare lato trova Piccoli pronto al duello con Zoma che gliela restituisce di tacco: il contrasto del capitano altrui non consente all’esterno seriano di angolare il tiro. Il taccuino non resta in bianco: al 38′ Marianucci chiude Arrighini in scia al reparto di destra, poco prima di prendere il secondo ecco la puntata a destra di Momo fermata da Giorgeschi, irrompe il buon Issa che a giro dal limite la stampa sulla traversa e nel prosieguo Muzio la spizza appena sul controcross del laterale sinistro.
Al 43′ i bergamaschi rischiano perfino il tris da Sereni, proiettato in navata da un Bruschi arretrato a rifinitore, ma l’ultimo baluardo ospite risponde presente nonostante il perdurante ritardo gattiano. Idem al 3′ della seconda metà, quando l’esausta aletta costretta a fungere da regista offensivo la lascia lì per Sala che imbuca di esterno per il suo centravanti, dalla strada sbarrata dal ragazzo coi guanti. I guai sembrano continuare e al 7′ Sereni sbaglia il controllo ricevendo da Bruschi, anche se Gusu, arretrato a braccetto per effetto del triplice cambio (Borghini terzo di sinistra, sulle fasce Poletti e Zoma, Zanini e Poletti mezze ali, Doumbia play, Longo davanti), lamenta una carica. Zoma ci prova sforbiciando due tocchettini dopo il quarto d’ora su pallone a rientrare di Poletti dalla destra. Doppia chance Piccoli-Longo al 23′, rispettivamente ascensore chiamato da Arrighini e girata dritta per dritta, causa ostacolo di Toninelli, dettata dall’astigiano subentrato in corsia. Tre minutini e il tacco volante del centrattacco bluceleste su allungo di Zanini, oltre a essere pretenzioso, s’impenna in curva. Ma i ragazzi di Lopez, seppur spuntati, continuano a macinare gioco e a sfiorarla, vedi punizione crossata (se la procura Zoma) di Piccoli subito dopo per la testa di Doumbia, terza occasioncella personale e seconda nella specialità, sempre dallo stesso esito: la porta è più in giù.
Si scivola verso la fine. Scollinata la mezzora, il firmatario del bis riceve da Sala girandola al centro dove trova solo Gusu, mentre a dieci dal novantesimo Zanini sull’onda lunga di una punizione trova solo la faccia di Toninelli in corner. Il disastro si completerebbe a difesa altissima col rumeno a inseguire Arras, lanciato da Maurizi, al 37′, e steso a braccio disteso da Marietta fattoglisi incontro, se solo Bruschi non sparasse a un metro e mezzo dal sette. Al 40′ nuovamente tris fallito dal medesimo, stavolta su azione, appoggiata da Mapelli, ben dentro i 16 metri. Due corsette cronometriche e sulla strada di Doumbia, servito a campanile dalla destra, c’è il braccetto destro nemico. Al 2′ di recupero, infine, il fuorigioco frustra Arrighini nel tap-in seguito al conato a giro di Zoma respinto da Botti.