23a serie C girone A – Crema, stadio “Giuseppe Voltini”, domenica 19 gennaio (ore 15)
Pergolettese – AlbinoLeffe 1-2 (1-1)
PERGOLETTESE (4-3-3): Cordaro; Tonoli, Bignami, Lambrughi, Capoferri; Jaouhari, Arini (cap.), Careccia; Albertini (23′ st Anelli), Parker (32′ st Piu), Basili (32′ st Cerasani). A disp.: Raimondi, Abati; Scarsella, Pietrelli, Schiavini, Sartori, Olivieri, Abubakar, Bouabre. All.: Giacomo Curioni.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta; Boloca, Potop, Baroni (34’st Munari); Borghini (cap.), Astrologo (1’st Ambrosini), Fossati, Parlati (48′ st Bosia), Giannini (1’st Gusu); Mustacchio, Capelli (1’st Angeloni). A disp.: Facchetti, Taramelli; Zambelli, Zanini, Agostinelli, Ricordi, Evangelisti. All.: Giovanni Lopez.
Arbitro: Toro di Catania (Alessandrino di Bari, Marucci di Rossano; IV Zini di Udine).
RETI: 10′ pt e 47′ st Potop (A), 33′ pt Tonoli (P).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 286+311 abbonati per un incasso (presenze effettive 487) per un incasso di 2.589 euro. Ammoniti Parlati, Jaohuari e Gusu per gioco scorretto. Tiri totali 10-5, nello specchio 3-3, parati 2-1, respinti/deviati 1-1, legni 1-0. Corner 6-1, recupero 2′ e 4′.

Crema (Cremona) – Dalla Pergolettese affamata di punti si torna vincitori e si sogna. Merito di due flash da cinismo produttivo, con le cose fatte per bene, senza fronzoli, al posto e al momento giusti. Di piede, riprendendo una palla dentro di Mustacchio sporcata dal futuro assistman pure del nuovo e definitivo vantaggio dal lato corto di sinistra. Usando la testa in tutti sensi, da zero metri, a correzione dello schema di Fossati spondato da Borghini e crossato dal fondo da Boloca. Il protagonista del ritorno alla vittoria da sesto posto (35, con l’Alcione, con scontro diretto a favore) dell’AlbinoLeffe è Simone Potop (foto Tommaso Berardi – U.C. AlbinoLeffe) ed è davvero una gran cosa l’ultima palla inattiva sfruttata dalla complicità dell’intero terzetto difensivo. A ruota del nono bottino pieno, addirittura il sesto extra moenia, rivalsa del ko all’inglese di Vicenza dalla seconda del girone A di serie C, la Bluceleste è ora attesa domenica alle 17.30 al ritorno allo Stadium ospitando la Giana Erminio. Da segnalare l’esordio dell’innesto di gennaio, il mancino calcinatese Michele Ambrosini.

C’è voluto poco, al rumeno torinese, per farsi trovare pronto all’appuntamento numero uno. Figurarsi poi se uno che ha la Torino granata nel dna non ha il cuore che pompa la circolazione sanguigna da garra finché ce n’è. In mezzo, la gran botta in caduta dell’accentrato Tonoli davanti alla lunetta che in teoria sarebbe sul palo di Marietta, ma vabbè, quante pezze ha già cucito il portierone? Col ricordo del 14 settembre in casa da tris Longo-Borghini-Parlati, la squadra di Lopez ha saputo dribblare l’assenza ormai eterna del primo, l’unico centravanti vero in rosa, e perfino quella del fantasista-procacciatore d’azioni-goleador Momo Zoma, squalificato. L’ultimo a segno a campi invertiti ha anche sbagliato in gioco aerea il 2-1 precoce a specchio aperto al ventesimo della seconda metà, ancora su cross dell’ala di Cologne da sinistra, imbeccata dal regista monzese. Start di marca cannibale, con Parker a girarla in acrobazia tra le braccia del portiere ospite al 5′ sulla scorta del primo corner controcrossato da Careccia per la mischia inoffensiva.

L’allarme rosso prima del pari locale è un traversone di Albertini dall’out destro che mette un po’ di strizza, ma a due lancette dalla pausa la conduzione di Mustacchio è ben più pericolosa, solo non angolata. Si diceva del matchball non sfruttato dalla mezzala salentina e allora va citato il doppio sciupio locale al 22′, due minuti più tardi, con la punizione di Careccia deviata dalla barriera sulla traversa alta e la vana spizzata di Basili per l’ingrato Lambrughi che davanti al secondo palo riesce a non insaccare. Al computo manca soltanto il mancino da fuori di Capoferri respinto coi pugni. La parola playoff si trova sul vocabolario col sudore, ma anche a forza di fatti belli succosi.