Shakhtar Donetsk – Atalanta 1-2 (0-1)SHAKHTAR (4-3-3):

Trubin 6,5; Kozik 5,5, Muravskyi 6 (11′ st Ehbudzhuo 6), Yakuba 6, Drambayev 5,5; Bondarenko 6,5 (45′ st Rudavskyi sv), Kryskiv (cap.) 6, Hurov 5,5 (1′ st Chyruk 6); Ocheretko 6 (45′ st Koblyianskyi sv), Sikan 5,5, Mudryk 7 (39′ st V’Yunnik 6). A disp.: Kemkin, Svitiukha. All.: Fernando Valente 6.
ATALANTA (4-3-3): Gelmi 7; Bergonzi 6, Okoli 6,5, Heidenreich (cap.) 7,5, Brogni 7; Panada 6,5 (32′ st Finardi 6,5), Guth 6,5, Cortinovis 7 (45′ st Milani sv); Ghisleni 7 (32′ st Sidibe 6), Piccoli 8, Ghislandi 7,5. A disp.: Dajcar, Ruggeri, Gyabuaa, Cambiaghi. All.: Massimo Brambilla 7.
Arbitro: Obrenovič (Slovenia) 6 (Pospeh-Gabrovec; IV Kryvushkin, Ucraina).
RETI: 20′ pt e 8′ st Piccoli (A), 17′ st rig. Bondarenko (S).
Note: mattinata rigida e velata, spettatori 200. Ammonito Sikan per gioco scorretto. Occasioni 10-13, nello specchio 8-9. Corner 4-6, recupero 1′ e 4′.

Vysokiy – La doppietta nel 2-2 (sfiorato anche oggi) dell’andata, testa e sinistro, non bastava? Pronti: Roberto Piccoli concede il bis coi due piedi per confermarsi il trascinatore dell’Atalanta Primavera innestando la sesta (12 stagionali, 5 in campionato, 1 un Supercoppa) in Youth League per far breccia nella gelida nebbiolina nella tana dello Shakhtar all’ultima giornata del girone C. Al Metalist Training Center quarta vittoria consecutiva, 13 in classifica e avversaria agli ottavi (in gara unica, 3 o 4 marzo) da decidere nel sorteggio di febbraio. Il tutto con Traore prestato ai big del Gasp.
Apre le danze delle chances Guth (5′) dalla distanza (alto), trovando la blanda risposta di Bondarenko, che imbeccato da Kryskiv in corsa calcia col piede sbagliato, il destro, senza provocare problemi a Gelmi. Ne ha invece il collega Trubin, che prima assiste al radente sull’esterno della rete di Brogni (12′) dopo l’ennesimo gioco a due con Cortinovis al limite per poi neutralizzare il sinistro a rientrare di Ghisleni (13′), pescato all’ala destra dal fuoriquota sudamericano di passaporto tedesco, ancora riciclato nel ruolo di playmaker. Sull’angolo susseguente lo stesso brasiliano schiaccia di testa costringendo la retroguardia al disimpegno alla bell’e meglio, mentre al 16′ c’è spazio per il caso da moviola con Muravskyi, stretto dal compagno Kozik, a intercettare col braccio il traversone di Bergonzi in direzione di Piccoli. Al ventesimo il vantaggio nerazzurro arriva comunque: Ghislandi vince un contrasto, il centravanti di Sorisole vede Cortinovis che offre la sfera a Ghisleni proiettandosi a centro area per ricevere la chiusura della combinazione e insaccare il diagonale nell’angolino.
Al 25′ i locali si ridestano sugli sviluppi di un piazzato ed è ancora il capitano a provare l’ultimo passaggio, stavolta uno scavetto per Sikan che si gira ma calcia debolmente. Il portiere bergamasco deve invece superarsi due giri di lancetta più tardi, quando Bondarenko lancia Mudryk: pallone dentro per Sikan che dall’area piccola scatena il riflesso maestoso del ragazzo di Brusaporto, Brogni anticipa Ocheretko e il mancato assistman prova invano il destro a giro. Poco dopo Ghislandi la offre dall’estrema al bomber di coppa che non può controllare deviando sul fondo, e a forza di non sfruttare occasioni si rischia di nuovo, come al 34′, quando Okoli svirgola di tacco l’ammollo dell’ala sinistra e lo stacco della boa in mezzo sorvola il montante. Tra 35′ e 36′ l’ammiraglia del settore giovanile di Zingonia si riaffaccia col tentativo da fuori (di destro) di Brogni e il campanile dell’italo-nigeriano della difesa sull’angolo di Bergonzi, ma è cronometro raddoppiato rispetto al primo gol che Piccoli potrebbe ferire per chiuderla: Panada effettua il borseggio, Ghislandi solletica il mancino del cannoniere che chiama Trubin alla difesa del palo di competenza. Nella ripresa il forcing ospite viene interrotto qua e là da break, tipo il rilancio (5′) di Ocheretko per Bondarenko che, allargato a destra come quasi sempre, s’accentra per scaricare innocuamente sul baluardo atalantino. Pratica sigillata in capo a un tris temporale, quando Kryskiv disimpegna male sulla percussione di Cortinovis e Ghislandi può allungare per il secondo radente di giornata del terminale offensivo. Mica finisce qui, perché Ghisleni scalda i guantoni nemici sull’apertura del fantasista cittadino e teoricamente i locali la riaprono: al 16′ Mudryk triangola con Drambayev trovando il contrasto di Bergonzi e dal dischetto Bondarenko usa il cucchiaio per spiazzare Gelmi. Il finale vede protagonista Finardi, che al 34′ evita il pari (sarebbe bastato per la vetta matematica) sullo schema da punizione Mudryk-Yakuba-Kuzik e al 36′ sfiora il tris in asse con Cortinovis: Trubin salva in corner, così come Gelmi lo fa di scarpa su V’Yunnik sul velo di Ocheretko rifinito di tacco da Sikan ed Heidenreich (47′) in anticipo su Chyruk servito da sinistra dall’autore della chance precedente.  Si.Fo.