Atalanta – Cagliari 1-2 (0-1)ATALANTA (4-3-3):
Gelmi 5,5; G. Renault 6 (15′ st Ghislandi 6), Berto 5,5, Scalvini 6, Ceresoli 6,5 (45′ st Oliveri sv); Gyabuaa 6, Panada 6,5, Sidibe 7; De Nipoti 5,5 (1′ st Cortinovis 7), Rosa 5,5 (15′ st Kobacki 6), Vorlicky 6. A disp.: Dajcar, Grassi, Bonfanti, Cittadini, Ghislandi, Scanagatta, Zuccon, Italeng, Repa. All.: Massimo Brambilla 6.
CAGLIARI (4-3-1-2): Ciocci 7,5; Palomba 6, Boccia 6, Cusumano 7, Michelotti 6,5; Kourfalidis 6,5, Conti 6,5, Cavuoti 6 (17′ st Masala 6); Delpupo 7 (27′ st Desogus 6); L. Tramoni 7 (34′ st Schirru sv), Contini 7. A disp.: Cabras, Iovu, Zallu, Sulis, Piroddi. All.: Alessandro Agostini 6,5.
Arbitro: Ricci di Firenze 6 (Marchetti di Trento, Ferrari di Rovereto).
RETI: 45′ pt Contini (C), 15′ st Delpupo (C), 20′ st Sidibe (A).
Note: pomeriggio freddo e velato. Ammoniti Delpupo, Palomba, Panada e Michelotti per gioco scorretto, Ciocci per ritardata rimessa in gioco. Tiri totali 18-8, nello specchio 9-4, respinti 5-0, parati 8-2, legni 1-0. Corner 11-2, recupero 0′ e 6′.
Zingonia – Lo slancio è dell’Atalanta, il cinismo e l’ordine dicono Cagliari. Dopo il trionfo-bis in Supercoppa, giovedì contro la Fiorentina, alla ripresa del campionato la Primavera di Brambilla infila il terzo ko di fila cedendo per la seconda volta in casa dopo il 2-4 in rimonta con l’Empoli. In classifica si resta a 4, nei bassifondi, acciuffati dall’avversario del settimo turno.
Non si vede alcunché o quasi fino alla stoccata di seconda di Sidibe sugli sviluppi di un laborioso schema da fermo, dall’out sinistro, orchestrato da Vorlicky e dal crossatore Panada, ma Cavuoti riesce a smorzare di caviglia la prima mezza chance tra le braccia di Ciocci. La sporca dozzina di giri di lancetta chiude bruscamente la fase di studio, perché il quarto d’ora segna a taccuino un altro paio di tentativi di rompighiaccio, senza però che riescano nell’intento Rosa col tocco sotto di sinistro sul lungolinea del play bresciano e quest’ultimo di sinistro nella mega mischia del secondo angolo a favore, sbattendo sempre contro l’estremo baluardo ospite, abile in uscita bassa col rifugio in scivolata di Cusumano in fallo di fondo e quindi ad alzare i pugni. A tiro del ventesimo la diagonale di Michelotti para la strada al nove romano, servito oltre il dischetto da Sidibe al culmine delle grandi manovre Vorlicky-Ceresoli. Esito zero per la spizzata della mezzala ivoriana (22′) sul piazzato da destra ancora dello specialista in regia. Quindi è il boemo, scollinata la mezzora, a sprecare a schiena all’indietro la zolla guadagnatagli dal suo terzino sinistro con trappolone al fratello d’arte Lisandru Tramoni (in prima squadra c’è Matteo). Una coppietta di minuti e la strana coppia Sidibe-De Nipoti carica fallosamente l’avversario in guanti nel tentativo di tap-in dopo il doppio conato Gyabuaa-Vorlicky.
Alle soglie della pausa, consumate le occasioncelle a tre di Michelotti, a lato sull’azione di Kourfalidis appoggiata da Delpupo, e a uno proprio dell’oriundo argentino che s’incunea sparando alle stelle, ecco la beffa del vantaggio sardo con Contini a incrociare benissimo sul filtrante della seconda punta, nuovamente sull’iniziativa della mezzala destra. La ripresa si avvia col botto mancato, la traversa superiore colta di testa da Scalvini in torsione schiacciando a terra sulla traiettoria a rientrare di Ceresoli dalla bandierina destra. Tre corsette cronometriche passate. All’ottava, il ceco di tacco (traversone di Renault) libera il corridoio al sinistro della new entry Cortinovis che impegna Ciocci sul palo di competenza. Niente da fare anche per la loffia dai venticinque di Gyabuaa, ma è il battistrada a sciupare il raddoppio, al 12′, quando sull’uno-due col compagno di linea corso se la sistema graziando Gelmi senza opposizione. Missione invece compiuta da Delpupo, che corregge quanto basta in elevazione il calcio franco dal lato corto di destra poco oltre il vertice del nipote d’arte Bruno Conti, figlio della bandiera Daniele. Gelmi sbaglia i tempi dell’uscita, Cusumano avrebbe comunque ribadito nel sacco. Al quarto d’ora c’è da inseguire di brutto, al ventesimo riapre illuriosamente Sidibe sul filo dell’offside grazie alla palla al bacio a pelo d’erba del fantasista cittadino. Vorlicky ci riprova (23′) ma non riesce a tirare sul duetto con Ceresoli, poi è il portiere di Brusaporto a salvare in volo sul contropiede che Masala stava per finalizzare con un sinistro a mezz’altezza da posizione favorevole. 29 e 10 secondi: corner del solito noto, il batti e ribatti si conclude con lo scarico di Gyabuaa per Panada che dal limite saggia una volta di più i riflessi di Ciocci, bravo a bloccarla sulla riga com’è attento sulla folata improvvisa di Kobacki (33′) liberatosi da destra. La pallonessa dal fondo di Cortinovis chiama il volo d’angelo fuori centro dell’unico marcatore di casa. Il primo altrui per poco non sorprende i nerazzurri (37′) collo spiovente decentrato a sinistra, la combinazione larga Cortinovis-Gyabuaa-Sidibe ha il difetto dell’ultimo passaggio (44′). Al quarto di recupero, il miracolo dell’uomo in giallo, diciannove anni oggi, sull’ultima inzuccata di Sidibe sulla punizione dalla destra di Panada che s’era conquistato il fallo. Venerdì a Sassuolo serve cominciare a risalire la china.
Simone Fornoni