Atalanta – FC Locarno 10-0 (5-0)ATALANTA
(3-4-1-2): Musso (15′ st Rossi); Toloi (cap., 1′ st Okoli), Djimsiti (15′ st Scalvini), Kolasinac (1′ st Bakker); Zappacosta (15′ st Zortea), Maehle (1′ st De Roon), Ederson (1′ st Adopo), Ruggeri (22′ st Bonfanti); Pasalic (1′ st Koopmeiners); Hojlund (15′ st Muriel), Lookman (15′ st Cambiaghi). A disp.: 29 Carnesecchi; 44 Panada, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini.
LOCARNO (4-1-4-1): Pelloni (17′ st Garbani Nerini); Rodriguez Da Costa (40′ st Ritzer), Toresani (1′ st Ferrara), Nyamekeh, Berera; Facchinetti (cap.); Facchin (1′ st Stojanov), Bottani, Anselmi (1′ st Bilinovac), Peyretti (17′ st Henriques Costa); Becchio (39′ st Insalaco). A disp.: 15 Assuelli. All.: Remy Frigomosca.
Arbitro: Ghersini di Genova (Cecconi di Empoli, Bercigli di Firenze).
RETI: nel pt 8′ Lookman, 22′ Pasalic, 28′ Lookman, 30′ Maehle, 40′ Zappacosta; nel st 17′ Adopo, 23′ e 33′ Muriel, 38′ e 45′ Koopmeiners.
Note: pomeriggio variabile, spettatori 2.750. Corner 12-3.
Clusone – Lookman, in vena di doppietta a immagine e somiglianza di Muriel e Koopmeiners, la schioda con una magia ricevendo dall’oggetto del desiderio number 1 del calciomercato d’estate e a chiuderla è il tulipano più in palla di questo luglio afoso e pazzerello. Decina secca al Locarno (Seconda Lega Interregionale svizzera, la nostra Eccellenza) da parte di un’Atalanta in rodaggio e in cerca di una dimensione che verrà definita solo dal calciomercato agostano.
Non hanno giocato Miranchuk (lombalgia, ai box), Latte Lath (affaticamento) e Zapata (a parte; recupero dalla lesione della giunzione muscolo/tendinea distale del gemello mediale della gamba destra); minutaggio, invece, per gli azzurri Under 21 aggregatisi venerdì, Okoli, Scalvini e Cambiaghi, tranne il portiere Carnesecchi, in panchina con Boga e l’aggregato Panada (2002) al rientro dal Modena.
Pronti via, alle soglie della prima conclusione schiacciata e defilata del futuro aperturista dello score (centrale, parata) Berera in elevazione evita la schiacciata di Hojlund da un passo. Al settebello cronometrico tocca a Kolasinac (alto) da fuori, quindi lo stop orientato con doppia finta, mezza difesa e portiere gabbati e palla a terra scaraventata nell’angoletto opposto dall’anglo-nigeriano, grazie anche alla precisa imbeccata della punta danese a mo’ di scavino. A tiro del quarto d’ora il pubblico si spella le mani per la smanacciata alta di Musso a sbrogliare una situazione tesa scaturita dall’angolo da sinistra di Facchinetti. A ruota del borseggio di Anselmi a Toloi, che si fa chiudere la linea di passaggio senza conseguenze, Pasalic (18′) alza la mira di fronte a dispetto del pallone al bacio di Maehle lungo lo schema da secondo corner per concedere comunque il bis ricevendo lungo da Toloi e penetrando in area per il tiro a giro baciato dal palo alla sinistra di Pelloni.
L’arquero albiceleste deve tuffarsi per difendere il legno di competenza dall’assalto semivolante del mancino Peyretti sull’asse Bottani-Facchin, ex Primavera Genoa autore di una limpida girata in smistamento. Sventata da una guantata bassa la combinazione Pasalic-Hojlund-Maehle, è tempo di tris e poker, del londinese in lob sinistro dalla sinistra dell’area su apertura di Zappacosta e l’esterno vichingo (impiegato da interno destro) nel sette a rimorchio di SuperMario che arpiona di nuca il lancetto di Ederson per servire l’assist di tacco al compagno.
A undici dalla pausa, il palmo aperto del guantipede elvetico nega a Ruggeri la gioia della cinquina col piede debole sul filtrante del croato. Il danesino sbaglia di destro davanti all’area piccola, Zappacosta no rientrando sul sinistro sull’allungo dal fondo del doppiettista del primo tempo sporcato da Bottani con la suola, una conclusione strozzata da Berera in modo decisivo. Nella ripresa dentro tra gli altri Okoli che appoggia il conato da fuori poco angolato di Koopmeiners, mentre il più desiderato di Figaro (Man Utd e PSG) cicca da un passo sul la di Bakker (5′), che poi scheggia l’incrocio su passaggio di Lookman, ripetendosi al 9′ con una stoccata in aggiramento troppo centrale giusto per gettare alle ortiche il lavoro da mancina di Koopmeiners. Al 12′ l’olandese tutto nuovo la serve su un piattino all’aspirante triplettista, ma Nyamekeh non è d’accordo e ci mette la gamba per deviare la traiettoria oltre il montante. Al 17′ chiude il set Adopo prendendosi campo dai venti metri per il destro secco sul primo palo, assistito da Caleb che gli porge la sfera. Muriel cala il settebello (23′) fintando sul recupero alto di RoboKoop sul filo del fuorigioco. Cambiaghi (30′) coglie la traversa con la volée di sinistro su traversone di Zortea prima dell’errore a piede invertito di Koop sulla verticale di De Roon. Lucho imbraccia la doppietta di sinistro nell’angolino dopo che il brianzolo si fa parare il secondo tentativo, Koopmeiners la mette in diagonale su tocco dentro di Adopo e infine al volo al novantesimo su crossetto di Zortea.
La preparazione prosegue da lunedì in sede al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, dove giovedì 26 luglio dovrebbe essere ospitata la Pro Vercelli per un ulteriore test ancora da confermare e a orario da destinarsi, mentre i successivi due sabati, il 29 (ore 16 italiane, 15 locali) e il 5 agosto (15.30), i nerazzurri saranno impegnati rispettivamente in casa del Bournemouth e dell’Union Berlino. Simone Mazzocchi (attaccante, ’98, reduce dal Sudtirol) e Federico Zuccon (2003, dal Lecco), intanto, sono stati ceduti in prestito al Cosenza.