Lumezzane – AlbinoLeffe 1-1 (1-1)
LUMEZZANE (4-3-3): Pasotti 6; Allegra 6,5, Tagliani (k) 6 (37′ st Bagatini sv), Sorbo 6, Bonomo 6; Varas 6, Quinto 6 (25′ st Leonetti 5), Arrigoni 7; Marra 6, Speziale 6, Bacio Terracino 6,5. A disp.: Carboni, Lella, Musto, Rizzi, Russini, Gentile, Padulano, G. Zappacosta, Oggiano, Sola. All.: Bertoni 6,5.
ALBINOLEFFE (3-4-1-2): Nordi 6,5; Zaffagnini 6, Gavazzi (k) 6,5, Scrosta 6; Guerriera 5,5 (22′ st Cortellini 6), Nichetti 6 (38′ st Montella 6), Di Ceglie 7, Anastasio 6; Giorgione 7; Gonzi 6, Mastroianni 6 (28′ st Ravasio 6). A disp.: S. Cortinovis, Mondonico, Dondoni, Mandelli, Perego. All.: Alvini 6,5.
Arbitro: Volpi di Arezzo 7 (Pappalardo e Cavallina di Parma).
RETI: 14′ pt rig. Speziale (L), 34′ pt Di Ceglie (A).
Note: pomeriggio piovoso, spettatori 400 circa. Giorgione (A) sbaglia un rigore (parato-traversa) al 34′ pt. Ammoniti Guerriera, Di Ceglie, Giorgione, Gonzi e Bagatini per gioco scorretto, Mastroianni per simulazione, Tagliani per proteste. Espulso Giorgione al 48′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Corner 3-5, recupero 2′ e 6′.
Lumezzane (Brescia) – Quarto risultato nullo di fila a tre dal gong. E pazienza se la vittoria marca visita da fine inverno, da quella di misura a Bolzano il 19 marzo. Nell’uovo di Pasqua dell’AlbinoLeffe c’è un comodo pareggino in quel di Lumezzane lungo la strada verso i playoff ormai in discesa: nono punto a quota 47, meno 2 dalla Feralpisalò, a una manciata di weekend dalla fine della regular season.
Dopo un avvio stanco, apertura delle danze affidata alla conclusione a giro dal limite di Arrigoni ben parata in tuffo da Nordi, spia che dietro qualcosina tra i men in black non va. E se nell’occasone Guerriera non copre la percussione di Bacio Terracino favorita dall’apertura di Allegra, in capo a un minuto Gavazzi (13′) aggancia ingenuamente l’attaccante esterno sul calcio piazzato del fromboliere di casa con lo stesso esito di quello precedente in movimento: Volpi indica il dischetto, Spinale firma il vantaggio scagliando la chance sotto l’incrocio. Timida la risposta seriana a una decina di giri di lancetta: Gavazzi innesca lo schema da piazzato dalla trequarti destra, Gavazzi di testa ha la mira storta sbucando dal velo di Mastroianni, mattatore della vittoria all’inglese dell’andata consumatasi nella ripresa grazie al suo cabezazo sul traversone di Anastasio e al raddoppio in zona Cesarini di Agnello. Proprio l’interno è tra i capofila della lunga teoria di indisponibili completata da Ammirati, Coser, Loviso, Magli, Minelli e Moreo. Un poker di cronometro oltre la mezz’ora e la bilancia dello score ritorna a piatti paralleli. Rigore anche di qua per la mano assassina dell’apripista sul corner dalla destra – spizzato dal capitano – di Giorgione, che calcia sulla faccia interna della traversa grazie anche alla deviazione di Pasotti in punta di falange: in mischia si butta l’ex Di Ceglie, lestissimo a insaccare di controbalzo.
Fino alla pausa, sugli assi Quinto-Allegra (radente appena a largo dal vertice di competenza, 38′) e Marra-Bacio (chiuso dal capitano orobico al 43′), più vivace la pericolante squadra di Bertoni, terzo cuoco alle prese col girarrosto rossoblù da piena zona playout dopo Antonio Filippini e De Paola (dirimpettaio di Alvini nella sfida sotto la Maresana). Al rientro dal tunnel, invece, conati estemporanei del tuttofare ospite Giorgione che entro un tris di orologio ha già sganciato fendente da fuori e traversone alla Kurtic come da copione, ma al 5′ basta l’allungo dal fondo di Varas per costringere la retroguardia alviniana al disimpegno affannoso. Cento secondi e i bergamaschi, se non fosse per mirino appannato e zolla defilata, potrebbero mettere il naso avanti grazie alla sforbiciata di Anastasio sugli sviluppi del calcio franco dello stakanovista sannita, protagonista di lì a poco di uno slalom concluso da un mancino fra le braccia del portiere di casa. I rossoblù non trovano spazi se non sulle indecisioni altrui, vedi ciapa-no a due Scrosta-Nordi al 19′ che per poco non favorisce la spaccata di Marra, rischiando però sulle incursioni Gonzi-style (22′) su cui Allegra deve spendersi nella diagonale di turno. Non succede granché fino al botta e risposta al quarantesimo, quando Anastasio fa tutto bene tranne il tiro (murato) e l’arbitro sul ribaltamento di fronte annulla l’appoggio di Leonetti per un altro “mani” di Speziale. Pari e patta anche nelle sbandierate, perché due minutini dopo l’offside vanifica il volo d’angelo di Anastasio imbeccato dalla new entry Montella. Unico neo, il rosso nel finale per Giorgione, che per soprammercato esce in barella, accusando quella che sembra una distorsione al ginocchio. Il tour de force verso il più insperato degli obiettivi prosegue nel Monday Night del 24 aprile coll’altolocato Pordenone, quindi domenica 30 a Venezia (17.30) nella tana della capolista e infine il 7 maggio (14.30) ospitando il Santarcangelo, una delle rivali per la corsa alla post season, suicidatosi a domicilio col Mantova e rimasto a 44 a braccetto con la Maceratese sconfitta dal Sudtirol: una strana coppia scavalcata in decima posizione dal Bassano, vittorioso sul Parma nel preserale.
Simone Fornoni