Il suo curriculum da giocatore e allenatore è da fare invidia a chiunque. Perugia, Brescia, Monza e Alzano Virescit (solo per citarne alcune) da calciatore; Olginatese, Lecco, Castiglione, Monza, Pro Sesto e oggi Valcalepio da mister. Alessio Delpiano non ha bisogno di altre presentazioni. E basta ascoltare le sue prime dichiarazioni per capire realmente la sua intelligenza calcistica: “Da allenatore al Valcalepio ho capito che questa per me è la dimensione giusta. Da ex professionista posso dire che tutto è cambiato, il pallone si è sgonfiato. In Serie A già le prime otto sono di un’altra categoria, la Serie B è quella del vorrei ma non posso, la Serie C promette e non sempre mantiene. Quella che mi preoccupa di più è però la Serie D, dove tanti giocatori semiprofessionisti hanno famiglie da mantenere: qui i ragazzi devono capire che in primis è necessario studiare o lavorare insieme all’allenamento e non fare del calcio l’unica attività di vita. Già in C infatti non girano più i soldi di una volta”.
Nel momento di difficoltà che sta attraversando il calcio dilettantistico lombardo, il mister ha la sua proposta precisa: “La Federazione dovrà avere maggiore comprensione delle società in difficoltà che non riusciranno ad iscriversi: solo così sarà possibile una ripartenza. E’ fondamentale lasciare una speranza di essere ripescati, senza costi aggiuntivi”.
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