Fabrizio Carcano
Provare a ripetere l’operazione fatta a gennaio con Mattia Caldara, ripetendo lo stesso viaggio dalla sponda rossonera calcistica di Milano lungo la A4, verso Zingonia.
L’idea è suggestiva anche se al momento di concreto non c’è ancora nulla. Riportare a Bergamo anche Giacomo Bonaventura dopo sei anni al Milan con cui ha collezionato 171 presenze e 35 reti.
Alla soglia dei 31 anni, che compirà ad agosto, il trequartista marchigiano è libero. Il suo contratto in scadenza a giugno non verrà rinnovato e potrà cercarsi un’altra collocazione a fine campionato. Il Napoli del suo ex tecnico Gattuso lo vorrebbe, come la Fiorentina, la Roma e il Torino. Un giocatore di grande esperienza, affidabilità e ancora relativamente giovane ha una lunga lista di pretendenti. L’Atalanta ci può fare un ragionamento senza pressione. Sarebbe tatticamente l’uomo giusto per avere un’alternativa di qualità sia per Gomez che per Ilicic, per allungare la panchina e fare turn over. Sarebbe un ritorno gradito alla piazza e per lo stesso presidente Percassi, il tutto in un’operazione a costo zero.Inoltre significherebbe avere un giocatore italiano e cresciuto nel settore giovanile, importante anche per i regolamenti.
Da qui all’estate la dirigenza atalantina e l’entourage del giocatore avranno tempo e modo di vagliare alternative e possibilità.
Ma il nome stuzzica molto la fantasia degli atalantini.
In nerazzurro Bonaventura, dopo il biennio 2007-2009 nel settore giovanile, ha giocato quattro stagioni con Colantuono in panchina, risalendo dalla B per poi inanellare tre salvezze consecutive, con un totale di 130 presenze e 23 reti.