Atalanta – Manchester United 2-2 (1-1)ATALANTA (3-4-1-2):

Musso; De Roon, Demiral, Palomino; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler (cap.), Maehle; Pasalic (1′ st Djimsiti); Ilicic (26′ st Muriel), Zapata. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 66 Lovato, 13 Pezzella, 18 Malinovskyi, 59 Miranchuk, 91 Piccoli. All.: Gian Piero Gasperini.

MANCHESTER UNITED (3-5-2): De Gea 5; Bailly 6, Varane 6 (38′ pt Greenwood 6,5), Maguire (cap.) 5,5; Wan-Bissaka 6, Bruno Fernandes 7 (42′ st Van de Beek sv), McTominay 6 (42′ st Sancho sv), Pogba 4,5 (23′ st Matic 5,5), Shaw 6; Cristiano Ronaldo 7,5, Rashford 5,5 (24′ st Cavani 5,5). (26 Henderson, 20 Dalot, 27 Alex Telles, 17 Fred, 8 Mata, 14 Lingard, 9 Martial). All.: Ole Gunnar Solskjaer 6,5.

Arbitro: Vincic 6 (Slovenia – Klancnik e Kovacic; IV Jug. V.A.R. Dankert, A.V.A.R. Dingert – Germania).

RETI: 12′ pt Ilicic (A), 46′ pt Cristiano Ronaldo (M), 11′ st Zapata (A), 46′ st Cristiano Ronaldo (M).

Note: ospitate in Curva Nord dall’Atalanta madre e sorella di Diego Simonetti, 27enne tifoso di Casalmorano (Cremona) morto in un incidente stradale sulla Soncinese presso Gallignano sabato scorso tornando da Atalanta-Lazio. I tifosi di casa le hanno accompagnate nel settore con un breve corteo dal Baretto di viale Giulio Cesare. Serata serena e fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori paganti 14.443 per un incasso di 570.158 euro. Ammonito McTominay per gioco scorretto. Tiri totali 11-15, nello specchio 5-6, respinti/deviati 4-7, parati 2-3, legni 0-1. Var: 4. Corner 5-1, recupero 4′ e 5′.

Bergamo – Ancora quel maledetto oltre il novantesimo. A Old Trafford per la vittoria, qui per un pareggio immeritato dopo aver sofferto l’Atalanta come l’ottava piaga d’Egitto. Che cos’è il genio? Fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione. Josip Ilicic, che nella rivincita contro il Manchester United nel Group Stage F di Champions League la porta avanti senza doversi inventare alcunché, tranne il farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per metterla subito in discesa. Il duo lusitano Bruno Fernandes-Ronaldo per spianarla alle soglie della pausa e il secondo, solo il secondo, che firma allo scadere il punticino per negare il trionfo insieme alla vetta. Non potevamo certo dimenticare Duvan91 da Cali, scavino per illudersi di tenere la testa del raggruppamento salvo ammutolire in un finale buttato francamente via per un rinvio ciccato. Pazienza: da quota 5 bisogna vincerne 2 su 2 per la qualificazione, altrimenti sarà Europa League.

Al match winner dell’andata bastano 20 secondi per scaldare le mani a Musso dalla distanza dopo aver ricevuto da Shaw in orizzontale. Una telefonata di cortesia rispetto a quanto succede dopo. Al 5′ è già allarme rosso: Rashford viene rimpallato da Koopmeiners, Pogba serve McTominay al limite e la deviazione di Palomino spiazza il portiere di casa facendo rotolare la sfera lentamente sul palo. Scollinata la decina lo sloveno pesca dentro Pasalic, stoppato da Varane. Ma il fuoriclasse è in agguato per il vantaggio, cogliendo in controtempo De Gea, che si lascia passare l’attrezzo sotto le braccia, a rimorchio del Toro di Cali, che lanciato verso il fondo da Freuler brucia Wan-Bissaka. L’orgoglio ferito dei Red Devils sfocia nel controbalzo alto di Shaw su pennellata di CR7 dall’out destro (16′), ma sono i nerazzurri a sfiorare il bis con l’assistman del rompighiaccio, che raggiunto dalla sventagliata del sinistro olandese dalla retroguardia fa una corsetta, controlla e spara sopra la traversa da posizione abbastanza defilata. Siamo poco oltre il ventesimo e la difesa a tre altrui scricchiola ancora finché oltre la mezzora la diagonale in scivolata del pendolino destro nemico non salva capra e cavoli sul mancino di prima del colombiano, servito ancora dal formidabile ex AZ Alkmaar in borseggio su Pogba.

Verso l’intervallo il mastino francese ex madridista non ce la fa più e gli subentra Greenwood, che piazzandosi all’ala sinistra rispolvera il tradizionale 4-2-3-1 manchesteriano. Che Solskjaer sia in perdurante fase sperimentale lo dimostra l’inversione subitanea con Rashford, ma c’è quel fenomeno là davanti che la riacciuffa lo stesso: azione da sinistra di Bruno Fernandes, che riceve la palla di Greenwood e di tacco la porge al portoghese più famoso per il più comodo dei rigori in movimento. Al rientro dal tunnel c’è il redivivo Djimsiti ed è 3-5-2 bergamasco con De Roon appiccicato al trequartista avversario. Al 3′ Cristiano la toglie all’imbabolato Demiral servendola al connazionale, murato da Palomino. All’11’ Vincic riesce ad annullare per un offside inesistente il nuovo sorpasso del Ternero, lanciato da Palomino per il tocco sotto con Maguire ad allungarsi invano. Al 22′ Bissaka per Bruno Fernandes, che dal fondo non può fare granché, mentre il primo sbatte su Greenwood (31′) su un ammollo del suo terzino sinistro corretto dalla new entry Cavani. Tre giretti d’orologio e Zapatone prende l’ascensore per la Curva Nord chiamato da Zappacosta, un altro paio e Muriel cicca il destro al culmine del contropiede con apertura del compagno di Nazionale. Il giropalla irridente con sovrapposizione di Maehle sfocia nel destro di Duvan deviato in corner dal nazionale spagnolo (41′). Dal possibile 3-1 al 2-2 beffardo nell’angolino dal limite del migliore in campo, bravo a sfruttare il rimpallo tra Greenwood e il turco, cui non riesce il disimpegno in caduta, al limite. L’ala la prende di mano, ma secondo il regolamento se favorisce il tiro in porta altrui vale l’involontarietà.
Si.Fo.