di Matteo Bonfanti

Di chi è la colpa del crollo dell’Atalanta? I grandi esperti, chi per un motivo, chi per l’altro allineati al pensiero dominante percassiano, attribuiscono i continui ko a Gasperini. Noi, che siamo liberi, possiamo avere un’altra idea, che è semplice semplice ed è che i nerazzurri non hanno mai avuto una rosa tanto misera.
E questo perché il club vende quelli forti (in estate De Roon e Cigarini) e non ha la forza di trattenere quelli che in campo fanno la differenza (gli addii da gennaio sono Maxi Moralez, Denis, Paletta, Diamanti, Borriello). Al loro posto scommesse da rivitalizzare (Zukanovic e Konko), chi con Reja faceva panchina (Raimondi, D’Alessandro, Pinilla) e giovani leoni altalenanti per via dell’età (Grassi, Kessié, Gagliardini, Spinazzola). Poi c’è Paloschi, che non è un bomber, e sta venendo stritolato da un ruolo che non è il suo.
Sorride il bilancio, ma la squadra è tristissima. E non c’entra il mister, ma l’impoverimento costante del gruppo che porta un calciatore bravissimo come Gomez a prestazioni sotto tono. Il Papu predica nel deserto, per questo non riesce a dare il massimo. Diteci la vostra, questa è la nostra opinione prima della difficilissima trasferta di Crotone: non è una questione di moduli, non è il 3-4-3 o il 3-5-2, ma di calciatori mediocri.